Festa della donna: FEduF e Museo del Risparmio la celebrano con una maratona di eventi
FEduF, la Fondazione per l’educazione finanziaria e al Risparmio di ABI, e Museo del Risparmio hanno unito le forze contro gli stereotipi di genere e, in occasione della Festa della Donna, hanno organizzato alcuni eventi digitali dedicati al mondo economia e finanza per combattere alcuni stereotipi attraverso la cultura.
Lunedì 8 marzo, a partire dalle ore 10:00, si terrà “Abbasso gli stereotipi! Quando le principesse incontrano l’economia” dedicato agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e delle classi prime delle secondarie di primo grado. L’incontro sarà l’occasione per imparare che non esistono differenze tra le abilità maschili e femminili, soprattutto quando si parla di autonomia, di sostenibilità e di futuro. Nel corso dell’incontro verranno presentati il video “Legonomia – Le differenze di genere spiegate con i mattoncini” di Luciano Canova e la nuova pubblicazione del Museo del Risparmio destinata ai bambini “Arco e Iris in America Latina”.
Nel pomeriggio della stessa giornata, dalle 18:00 alle 19:00, si terrà il digital live talk “NON SOLO CAPELLI: cura di sé e cura del denaro”, un confronto sulla gestione del denaro e l’indipendenza economica femminile, che prenderà il via con i saluti introduttivi di Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale di FEduF, e Giovanna Paladino, Direttore e curatore del Museo del Risparmio. Successivamente Giovanna Paladino dialogherà con Valentina Parenti, imprenditrice PR e cofounder GammaDonna, Sara Pirrone, Dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Patrizia Pozzato, Consulente d’immagine e blogger, titolare del Salone di Bellezza “Pazza Idea Parrucchieri”. Il titolo dell’incontro prende spunto dal nuovo pamphlet realizzato dal Museo del Risparmio, scaricabile gratuitamente dal sito del Museo, che ha l’obiettivo di aiutare le donne ad apprezzare quanto di buono può derivare dal prendersi cura del denaro facendo leva su concetti familiari in un contesto diverso: quello della cura personale.
Italiani, soprattutto giovani e donne, bocciati in educazione finanziaria
In Italia la performance dei quindicenni nelle materie economiche non è brillante e li colloca nella parte bassa della classifica tra i 20 Paesi analizzati dal test Ocse-Pisa. L’Italia ha conseguito un punteggio medio di 476 punti, inferiore a quello della media Ocse (505). Non solo. L’Italia ottiene un non invidiabile primato: la differenza di genere a favore dei maschi è più marcata (15 punti in media) rispetto alle altre nazioni.
E ancora, l’ultimo rapporto IACOFI (Banca d’Italia) evidenzia come vi siano ampie fasce della popolazione che pur non avendo un livello di competenze adeguato gestiscono quotidianamente l’economia familiare. Anche in questo caso la variabile di genere, tra le altre, è determinante e il divario tra uomini e donne è particolarmente forte dal punto di vista delle conoscenze, soprattutto tra quanti hanno bassi titoli di studio e risiedono nel Mezzogiorno, motivo per il quale accanto alla formazione culturale delle giovani generazioni è necessario contribuire anche a quella degli adulti.