Imprese: come cavalcare la quarta rivoluzione industriale? Tutto parte dall’organizzazione
La quarta rivoluzione industriale, dettata dalle tecnologie digitali, è già qui e le aziende che ancora non se ne sono accorte rischiano di esserne travolte. Per cavalcarla al meglio, il mondo imprenditoriale deve abbracciare l’innovazione in tutti i suoi aspetti, partendo dal modello organizzativo. È ciò che emerge dalla prima edizione della ricerca “Digital Operating Models” redatta da BTO Research, società italiana che supporta le imprese negli ambiti ICT e Digital, presentata all’ultimo appuntamento della Digital Community di novembre insieme al professor Francesco Venier (https://mib.edu/core-faculty/francesco-venier).
Se fino a qualche tempo fa il principale obiettivo di business poteva essere l’efficienza, realizzata con un aumento della velocità in processi organizzativi più o meno standard e/o con l’abbattimento dei costi operativi, oggi occorre aggiungere nuove logiche, che perseguono l’efficacia nei confronti del mercato, abituato alle logiche della competizione digitale. Ne è un esempio l’attività di marketing che negli ultimi anni si è evoluta verso il paradigma del Customer engagement con l’adozione di tecniche sempre più sofisticate per leggere interpretare ed anticipare bisogni, soddisfacendoli in maniera sempre più personalizzata. Per esempio, con l’analisi profonda dei dati e delle informazioni, che diventano l’elemento centrale della competizione in questo mondo digitale, i famosi “big data”. Che permettono di adottare pervasivamente applicazioni basate sull’intelligenza artificiale o addirittura sulla robotica.
Ma per cavalcare la quarta rivoluzione industriale bisogna pensare a nuovi modelli operativi che si appoggiano su innovative forme organizzative, più flessibili, che mettono al centro le persone. L’attributo “digital”, infatti, non sempre e non esclusivamente si può limitare a investimenti in tecnologie ma si deve riferire sempre di più ad un mindset, ad un modo di pensare e vivere l’impresa in maniera diversa. Ecco allora che la capacità organizzativa diventa leva di vantaggio competitivo sostenibile, che permette di vincere la sfida del business in digitale.
Ma cosa si intende per capacità organizzativa? A differenza di quanto si riteneva in passato, la capacità organizzativa oggi diventa molto di più dell’abilità di disegnare strutture o assetti predeterminati. La capacità organizzativa distintiva è soprattutto capacità di anticipazione, interpretazione e gestione dei fabbisogni, discrezionalità e responsabilità alla periferia dell’organizzazione, per rispondere in maniera efficace e fluida all’insieme delle domande provenienti dall’ambiente, dalle tecnologie e dalle persone fuori e dentro l’impresa.
Un nuovo modello operativo ha bisogno di tre competenze di base quali le fondamentali componenti della capacità organizzativa, che si dipanano lungo il percorso di trasformazione. Queste sono[1]: la capacità di analisi situazionale, la capacità di progettazione organizzativa e infine la capacità di implementazione del cambiamento. Quest’ultima rappresenta certamente l’aspetto più difficile e complesso, perché necessita anche di una cultura digitale e innovativa a tutti i livelli aziendali, dai manager ai singoli dipendenti.
BTO Research può supportare le aziende nella loro “Digital Reinvention”. BTO svolge attività di ricerca a supporto dell’innovazione organizzativa e di business, elaborando studi indipendenti e applicabili dal management per affrontare le proprie esigenze strategiche, organizzative e tecnologiche, aiutandole a leggere e comprendere gli scenari digitali. BTO le assiste poi anche nella fase di implementazione, con robuste metodologie di ridisegno organizzativo e supporto operativo ai progetti e infine con percorsi formativi di evoluzione culturale. Le tre aree di competenza di BTO Research che compongono il suo modello di servizio, accompagnano le imprese lungo un corretto e lungimirante percorso di trasformazione digitale, che sviluppa la loro capacità organizzativa, coerentemente con le sue tre componenti descritte. BTO Research si trova a Milano, Roma e Torino, ma anche a Vienna, Lussemburgo, Monaco di Baviera e Parigi.
In figura: Capacità organizzativa (in giallo), aree di servizio BTO (in verde) e componenti di un nuovo modello operativo digitale (al centro)
[1] Dal libro di Francesco Venier https://www.researchgate.net/publication/317175716