Saldi estivi 2017: al via il primo luglio in tutta Italia. Decalogo Codacons per evitare fregature
I saldi estivi 2017 stanno per prendere il via. La data ufficiale d’inizio, la stessa in tutte le regioni italiane, è sabato primo luglio. In occasione della partenza degli sconti estivi di fine stagione il Codacons ha realizzato il consueto monitoraggio sulla propensione all’acquisto delle famiglie e ha già avvertito che non ci sarà alcuna “corsa all’acquisto” e le vendite saranno sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno.
“I consumatori hanno messo in conto un budget di spesa analogo a quello dello scorso anno, e approfitteranno dei saldi per fare acquisti mirati con un occhio al portafogli – spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – Lo scontrino medio italiano si aggirerà attorno ai 67 euro pro capite, e poco più della metà delle famiglie (54%) farà uno o più acquisti in regime di saldi”. Secondo il Codacons ancora una volta la parte del leone spetterà ad outlet e boutique d’alta moda, che registreranno forti affluenze e dati di vendita positivi, grazie soprattutto alla presenza di turisti stranieri che in questo periodo dell’anno affollano le principali città italiane. Di contro, soffriranno i piccoli negozi e le periferie, per i quali il giro d’affari sarà negativo anche nel 2017, a causa della concorrenza di centri commerciali e outlet.
Ecco il decalogo del Codacons per fare acquisti sicuri ed evitare fregature
1 – Bisogna conservare sempre lo scontrino. I capi in svendita si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non fosse possibile, ad esempio nel caso in cui il prodotto è terminato, si ha diritto alla restituzione dei soldi (e non a un buono). Sono in totale due i mesi di tempo a disposizione (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto.
2 – Le vendite devono essere realmente di fine stagione. La merce in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Meglio evitare quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3 – Fare dei giri di “perlustrazione” prima dell’avvio dei saldi. Se nei giorni che precedono i saldi si va direttamente in negozio e si segna il prezzo dei capi preferiti, si potrà verificare lo sconto effettivo praticato. Meglio non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4 – Consigli per gli acquisti. Prima di entrare in negozio bisogna avere un budget chiaro già in testa: questo farà sì di essere meno influenzabili dal negoziante e si correrà meno il rischio di tornare a casa con sacchetti stracolmi di roba, magari anche a buon prezzo, ma delle quali si ha alcun bisogno. Meglio valutare anche la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5 – Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6 – Fare shopping preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7 Negozi e vetrine. Non fare acquisti nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8 – Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9 – Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10 Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.