Ansaldo Energia vince la battaglia per l’innovazione

Scritto il alle 17:44 da Redazione Finanza.com

di Cinzia Meoni

È Ansaldo Energia la società italiana più innovativa del 2016. Se raffrontate tuttavia con le realtà europee, le società italiane devono ancora colmare un grosso divario. O almeno questo è quanto emerge dai dati annuali di European Patent Office (Epo), istituzione intergovernativa europea con 38 Paesi membri e oltre 7mila dipendenti e attiva nella registrazione di brevetti innovativi che consente agli inventori di tutto il mondo, attraverso una procedura centralizzata di concessione, di ottenere la protezione del proprio brevetto negli Stati aderenti all’organizzazione sulla base di un’unica richiesta.

In questo contesto il podio tricolore è occupato appunto da Ansaldo Energia con 50 domande, Pirelli (41) e G.D Società per Azioni (35), seguite da Danieli & C. (33), e Chiesi Farmaceutici (31). Bene anche Fiat Chrysler Automobiles NV (75) Solvay SA (72) e ST Microelectronics NV (69) che tuttavia non appaiono all’interno della classifica italiana in quanto la loro sede legale non è in Italia.

Numeri importanti che tuttavia mostrano distanze siderali rispetto alle grandi multinazionali internazionali. Il podi mondiale infatti vede ai primi tre posti Philips con 2568 domande di registrazione di brevetti depositate nel corso del 2016 (in crescita del 6,9% rispetto all’anno prima), Huawai con 2390 domande (+22,4%), e Samsung con 2316 (in calo del 2,1%), seguite da altri gruppi hi- tech come LG (con 2313 richieste di brevetti in rialzo del 10,6% rispetto al 2015), United Tecnologies (con 2067 richieste depositate, in rialzo del 10,6%), Siemens (con 1871 domande, -1,2%), Qualcomm (1704 richieste, sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente), General Electric (1628 domande, +21,5%), Basf (1410 richieste, +1,9%) e Robert Bosch (1327, -11,1%).

In tutto, nel corso del 2016, l’Ufficio Brevetti Europeo ha ricevuto circa 160mila domande, in linea con il livello record registrato nel 2015, grazie soprattutto al traino delle richieste di registrazioni di brevetti provenienti dai Paesi non aderenti a European Patent Office, Paesi che oggi rappresentano più della metà, il 52% circa, delle richieste di registrazioni di brevetti che annualmente pervengono agli uffici di Epo. Il che, in pratica, evidenzia ancora una volta la strategicità del mercato europeo. “I risultati 2016 confermano il richiamo dell’Europa come mercato globale leader dell’innovazione” ha dichiarato in merito Benoît Battistelli, presidente di Epo per poi aggiungere: “In uno scenario politico ed economico in rapido cambiamento, le imprese globali hanno continuato a richiedere brevetti in Europa. Mentre assistiamo a incrementi ragguardevoli delle domande provenienti dall’Asia, le aziende europee rimangono i driver del rinnovamento e della crescita nei mercati domestici, offrendo prova di flessibilità nonostante condizioni economiche instabili.”

In particolare, nel corso dell’ultimo anno, hanno mostrato una forte crescita le richieste provenienti da Cina (+24,8%) e Sud Corea (+6,5%), mentre hanno registrato un leggero rallentamento le domande provenienti da Stati Uniti (-5,9%) e dal Giappone (-1,9%). Complessivamente i primi cinque Paesi di origine sono Stati Uniti (25% del totale), Germania (16% del totale), Giappone (13%), Francia (7%) e Svizzera (5%). L’Italia, con le sue 4166 domande di registrazione di brevetti inoltrate agli uffici di Epo (3% del totale) si attesta al 10°, pur evidenziando un miglioramento del 4,5% rispetto al 2015. Il potenziale espresso dal Vecchio Continente in termini di innovazione e tecnologia è evidenziato inoltre dal numero delle richieste di brevetto europeo relative alla popolazione per singolo Paese. La Svizzera si classifica ancora al primo posto nel 2016 con 892 richieste per milione di abitanti. Il secondo posto va ai Paesi Bassi (405) mentre la Svezia si posiziona al terzo posto (360), seguita da Danimarca (334) e Finlandia (331). L’ Italia, anche in questo caso, non brilla particolarmente e, con 67 domande ogni milione di abitanti (era 64 nel 2015), è al diciottesimo posto.

Le differenze tra Italia e resto del mondo si registrano anche a livello settoriale. A livello settoriale infine in Italia vince l’Oscar dell’innovazione il settore dei trasporti (che include molte richieste originate dal settore automobilistico) che è risultato il comparto con il maggior numero di domande di brevetti con un incremento del 38% rispetto al 2015 e pari al 4% delle domande globale del settore. In seconda posizione si attesta il comparto della movimentazione (imballaggi, palette, sistemi di trasporto, container…), con un aumento delle domande del 16%, seguito dai macchinari speciali (+10%) e dalla tecnologia medicale (+10%). A livello globale, la tecnologia medicale risulta ancora il settore a maggiore domanda di protezione (nonostante accusi un calo del 2,1% nel 2016), seguita dalla comunicazione digitale e dalla tecnologia informatica.

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