Emanuele Bonabello (Banca Finnat): “Considerare le small cap”

Scritto il alle 10:22 da Redazione Finanza.com

Mercato azionario: quali sono le prospettive di Banca Finnat per i prossimi mesi? Risponde Emanuele Bonabello, direttore investimenti.

Arrivato in Banca Finnat nel 2001, Emanuele Bonabello, dopo aver guidato gli uffici mercati primari ed essersi occupato di investiment advisory, investitori istituzionali e asset management, ricopre oggi l’incarico di Direttore Investimenti.

Intervistato da Isabella Della Valle per “PLUS 24” (Il Sole 24 Ore), Bonabello ha sottolineato come Banca Finnat, realtà specializzata nei servizi di investimento per clienti istituzionali, privati e aziende le cui origini sono legate alla famiglia Nattino, segua con grande interesse le piccole imprese italiane, alcune delle quali sono riuscite a quotarsi sul mercato Aim proprio grazie al supporto della banca stessa.

banca finnat 2017Tra queste, particolarmente di successo in borsa si sono rivelate S.M.R.E., societá capitanata da Samuele Mazzini e specializzata nello sviluppo di soluzioni altamente tecnologiche nei settori Automation e Green Mobility, e Bio On, azienda bolognese operante nel settore delle bioplastiche che, dopo aver recentemente siglato un contratto multi-licenza del valore complessivo di 55 milioni di euro con una multinazionale il cui nome non è stato ancora reso noto, prevede nel suo piano industriale 2017-2020 di raggiungere un fatturato di circa 140 milioni di euro.
Interrogato su quale sia la posizione e quali le aspettative di Banca Finnat in merito ai listini del vecchio continente, Bonabello ha sottolineato che: “Da un punto divista dei fondamentali, i primi segnali di ripresa in Europa si vedono e molte aziende hanno valutazioni, multipli e prospettive interessanti, anche avvantaggiate dalla discesa del cambio dell’euro contro dollaro. Perciò siamo sostanzialmente fiduciosi per questo semestre sull’andamento dei listini azionari europei, ove molti titoli sono rimasti indietro rispetto al loro potenziale”.
Bonabello banca finnatGuardando alla situazione oltreoceano, la maturità del ciclo economico ha portato gli indici azionari ai massimi storici, alimentati anche dalle aspettative di deregulation e riduzione delle imposte a favore delle imprese annunciate dal neo Presidente, tuttavia permangono le incognite a medio termine legate alla politica monetaria più restrittiva e alle conseguenze derivanti dalle politiche protezionistiche paventate dal Governo Trump, nonché dalla revisione dei rapporti commerciali con gli altri Paesi; tutto ciò rende il mercato azionario americano un territorio sul quale è necessario muoversi con grande cautela, pur permanendo situazioni comunque interessanti.

Particolare attenzione, infine, anche agli indici azionari italiani, i quali hanno particolarmente sofferto l’esposizione prevalente su titoli finanziari e bancari, penalizzati dai crediti non performing e dalla contrazione del margine d`interesse legata all’eccezionale contesto di tassi bassi che stiamo vivendo. Criticità, queste, che secondo Bonabello: “Dovrebbero ridimensionarsi in presenza di una ripresa economica, di cui iniziano a vedersi i segnali e ciò dovrebbe giovare ai titoli di questi settori, che in molti casi attualmente offrono valutazioni interessanti rispetto ai loro valori storici. Inoltre i titoli dei settori industriali legati all’esportazione beneficeranno della forza del dollaro. D’altro canto lo scenario politico resta incerto e il rafforzarsi nell’elettorato di sentimenti anti-euro potrebbe far venire meno la fiducia degli investitori nei confronti dell’Italia, la cui fragilità è determinata dal suo debito pubblico elevato e dalle conseguenti possibili difficoltà a rifinanziarlo.”

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