Sanità: corruzione e frodi si mangiano 6 miliardi di euro l’anno
La Sanità è sotto i riflettori della cronaca per il caso Lombardia ma il settore non è nuovo a scandali e secondo il Censis continua a essere tra i più colpiti dal virus della corruzione. Tangenti e frodi valgono 6 miliardi di euro all’anno.
Il 6 aprile si terrà la prima Giornata nazionale per promuovere trasparenza e difendere il Servizio sanitario nazionale (Ssn). L’annuncio del Censis, che insieme con Transparency international Italia, Ispe Sanità e Centro ricerche e studi su sicurezza e criminalità (Rissc) ha avviato il progetto Curiamo la corruzione (www.curiamolacorruzione.it), arriva nel momento in cui un nuovo scandalo coinvolge il settore della salute pubblica in Lombardia.
Secondo quanto reso noto dal Censis “almeno 6 miliardi di euro, cioè più del 5% della spesa sanitaria pubblica, sono le risorse distolte dai servizi sanitari a causa della corruzione e delle frodi. Tra gennaio 2014 e giugno 2015 la Guardia di finanza ha scoperto frodi e sprechi che hanno prodotto un danno erariale di 806 milioni di euro pari al 14% del danno erariale complessivo”.
Crimini tanto più odiosi in quanto approfittano di uno stato di necessità del cittadino e provocano sfiducia. Il 54% degli italiani è convinto che la sanità in Italia sia corrotta. “Un dato che pone l’Italia – si legge nel comunicato del Censis – al 69° posto (su 107 Paesi) nel ranking Global corruption barometer di Transparency international. “Sono due milioni gli italiani che ammettono di aver pagato una bustarella per ricevere favori in ambito sanitario” con differenze rilevanti a livello territoriale. Secondo lo studio sulla corruzione nel sistema sanitario in 206 regioni europee svolto dal Quality of government institute di Goteborg la regione italiana più virtuosa, Trento, si colloca solo al 39° posto, seguita al 42° da Bolzano. Nei bassifondi della classifica la Puglia (189°) e la Calabria (191°).