Fumo, nuova stretta: foto choc, addio a pacchetti da 10 e divieto ulteriormente esteso
Tempi sempre più duri per i fumatori. E’ entrato in vigore da martedì 2 febbraio il nuovo decreto legislativo anti-fumo che, recependo la direttiva europea 2014 in materia, impone regole ancora più severe su tempi, modi e luoghi del fumo.
Il decreto, approvato in consiglio dei ministri nella seconda metà dell’ottobre scorso, arriva su proposta congiunta del premier Matteo Renzi e dei Ministri Padoan, Guidi, Martina e Lorenzin, e rivede in chiave più restrittiva le vecchie norme anti-fumo nate a partire dalla legge Sirchia. Obiettivo principale: tutelare i minori e scoraggiare i “curiosi” dal diventare fumatori abituali.
I NUOVI PACCHETTI
Le prime novità del decreto legislativo riguardano gli stessi pacchetti di sigarette. Alle già note scritte come Nuoce Gravemente alla Salute se ne accompagneranno numerose altre, racchiuse in un catalogo suddiviso in tre sezioni da alternare anno dopo anno.
Presto sarà dunque possibile leggere sui pacchetti altre frasi come: il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene o il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno. A frasi di maggior impatto si unirà anche quella che è un’idea circolante da tempo negli ambienti politici: immagini forti che occupino buona parte della superficie del pacchetto stesso. Sì quindi a polmoni anneriti e altre immagini esplicative dei danni derivanti dall’uso prolungato del fumo.
Un’altra novità di rilievo riguarderà infine le dimensioni e la capienza dei pacchetti. I fumatori dovranno dire addio al formato da 10 e alle confezioni più piccole di tabacco da arrotolamento. I pacchetti già confezionati saranno da oggi solo da 20 sigarette, mentre per il tabacco sfuso non potranno più essere vendute confezioni da meno di 30 grammi. Non solo pacchetti, comunque, altre disposizioni riguarderanno anche le sigarette stesse, che non potranno più contenere alcuna aromatizzazione. Addio quindi, ad esempio, alle gettonate sigarette al mentolo.
SI ALLARGA L’ELENCO DEI LUOGHI VIETATI
Le nuove disposizioni non coinvolgono comunque soltanto i pacchetti. Altre, già oggetto di contestazione, riguardano i luoghi nei quali in futuro sarà assolutamente vietato accendere una bionda. Non più soltanto locali pubblici, reparti ospedalieri, autobus e treni, ma da oggi anche pertinenze esterne degli ospedali (es. balconi) e le zone dei reparti più “sensibili” come ginecologia, pediatria e neonatologia e automobili private, in quest’ultimo caso se in presenza di minori o di donne in gravidanza.
DIVIETO ASSOLUTO DI VENDITA AI MINORI
Il decreto prevede anche controlli ancor più severi sui tabaccai. Per loro sarà rinforzato ulteriormente il divieto di vendita ai minori di sigarette classiche e anche di e-cig, se contenenti nicotina, con pene più severe in caso di violazioni.
Per la prima trasgressione la multa può variare dai 500 ai 3mila euro, con l’aggiunta di una sospensione per 15 giorni della licenza d’esercizio. Pugno duro contro i recidivi: multa dai mille agli 8mila euro, con revoca definitiva della licenza. Maggior attenzione da parte delle autorità anche verso i distributori automatici, i quali saranno sottoposti a controlli periodici soprattutto sui sistemi di verifica dell’età degli utenti.