Nel 2015 gli italiani hanno risparmiato 7,1 miliardi per benzina e gasolio!
Petrolio giù significa benefici (secondo molti limitati) anche per i consumatori italiani.
E’ questa la sintesi dello studio pubblicato da Centro Studi Promotor sui consumi di benzina e gasolio del 2015, anno in cui sono stati acquistati alle pompe 38,5 miliardi di litri di benzina e gasolio auto.
CRESCITA CONTENUTA DEI CONSUMI DI CARBURANTI NEL 2015
Rispetto al 2014 si è registrata una crescita dello 0,9% nel consumo complessivo di carburanti per autotrazione, un dato coerente con l’incremento atteso del prodotto interno lordo nello scorso anno. Rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto al 2007, vi è invece una contrazione di ben il 19,1%, che in parte è dovuta all’innovazione tecnologica che ha ridotto i consumi unitari degli autoveicoli, ma in gran parte è dovuta alla frenata dell’economia.
Il calo dei consumi di benzina e gasolio auto, depurato dalla diminuzione dovuta alla riduzione dei consumi unitari, è infatti compatibile con l’impatto della crisi sull’economia italiana, impatto quantificabile in un calo del prodotto interno lordo del 9% e in un calo della produzione industriale del 24%.
GIU’ LA SPESA PER I CONSUMATORI (nonostante tutto): RISPARMI per 7,1 MILIARDI!
Nel 2015 rispetto al 2014, nonostante la crescita dei consumi di cui si è detto (+0,9%), la spesa è calata dell’11,4% attestandosi a quota 55,5 miliardi di euro.
La ragione di questa situazione è il forte calo dei prezzi alla pompa che si è verificato nel 2015 per la benzina e il gasolio auto e che, nonostante l’aumento dei consumi, ha consentito agli italiani di risparmiare nel corso dell’anno 7,1 miliardi rispetto al 2014.
Questo forte risparmio ha certamente influito sui consumi delle famiglie e delle imprese, ma è anche una delle componenti che alimentano la ripresa del mercato dell’auto che sta procedendo con un tasso di crescita molto superiore a quello degli altri aggregati del sistema economico italiano.
SCENDE ANCHE IL GETTITO FISCALE, MA CHI CI RIMETTE VERAMENTE E’ L’INDUSTRIA
Il forte calo della spesa degli italiani si è distribuito sia sulla componente fiscale sia sulla componente industriale del prezzo dei carburanti auto.
Il gettito fiscale è infatti passato dai 36,1 miliardi del 2014 ai 35 miliardi del 2015 con un calo di 1,1 miliardi. La componente industriale, cioè la quota del prezzo che va all’industria petrolifera e alla distribuzione, è invece calata di ben 6 miliardi (5,9) in quanto i ricavi sono passati da 26,5 miliardi del 2014 a 20,5 miliardi del 2015. Ovviamente per l’Erario il calo del gettito è una perdita secca, mentre il calo della componente industriale è compensato dal fortissimo calo del prezzo del petrolio greggio nel corso del 2015.
Tabella riassuntiva consumi carburanti nel 2015
(Fonte Elaborazione Centro Studi Promotor)
Risparmi notevoli anche se purtroppo il calo del greggio non impatta sulle accise..