Legge Tuning 2015: cosa cambia dal 1° ottobre con Decreto Ruote

Scritto il alle 10:18 da Redazione Finanza.com

Dal primo giorno di ottobre gli amanti dell’elaborazione possono dare libero sfogo alle loro fantasie. Dopo un lungo periodo di attesa è entrata in vigore la nuova normativa che consente di adottare sulla propria vettura gomme e cerchi rispondenti ai propri gusti, con l’unica condizione della preventiva omologazione delle aziende produttrici di cerchi.

A disporre il nuovo quadro normativo è il Decreto Ministeriale 20 approvato nel gennaio del 2013, il quale dispone l’omologazione obbligatoria delle ruote che vanno montate in aftermarket. Proprio il disposto del decreto apre in maniera indiretta un varco attraverso il quale passa il light tuning. In pratica gli automobilisti potranno adottare sul proprio autoveicolo gomme e cerchi provvisti di dimensioni più grandi di quelle previste dal libretto, senza alcuna necessità di richiedere autorizzazione da parte del produttore.

Grazie al decreto, diventa perciò possibile l’adozione di cerchi in lega caratterizzati da misure che siano omologate dal produttore e che vedano una chiara indicazione, a pneumatico installato, del NAD, ovvero del numero di omologazione italiano. L’auto su cui saranno montati i nuovi cerchi dovrà inoltre rientrare nel “Campo d’Impiego”, ovvero la documentazione contenente le informazioni necessarie al fine di effettuare in maniera corretta le procedure d’installazione.
Naturalmente saranno però fissati alcuni paletti in grado di non permettere abusi. La nuova normativa consentirà infatti l’adozione di pneumatici e cerchi caratterizzati da misure non previste dalla carta di circolazione della vettura, ma sempre nelle dimensioni che sono comunque consentite per un differente modello nell’ambito della stessa gamma.
L’obbligo riferito all’omologazione delle ruote, che doveva iniziare in concomitanza con l’arrivo del 2015, nel corso del periodo in questione è stato sottoposto a una deroga, procrastinandolo per consentire all’intera filiera composta dai produttori, dai venditori e dai grossisti di potersi liberare delle scorte accumulate nei propri magazzini.
Con l’entrata in vigore delle nuove norme potranno essere commercializzati nel nostro Paese soltanto i cerchi che siano stati omologati sulla base del Decreto Ministeriale 20 o che rispondano ai criteri disegnati dal Regolamento europeo UN/ECE 124.

Per quanto riguarda la carta di circolazione, essa dovrà essere adeguata solo se la misura dei nuovi pneumatici non sia riportata, altrimenti basterà la conservazione dei documenti rilasciati dal gommista. Inoltre chi circola attualmente con cerchi non omologati non corre rischi poiché la normativa non ha effetti sul pregresso, ovvero non è retroattiva.
Il cosiddetto Decreto ruote trova il suo campo di applicazione su quelle dedicate agli autoveicoli (M1) e ai fuoristrada per il trasporto di passeggeri i quali dispongano di almeno quattro ruote e che siano in grado di ospitare sino ad otto passeggeri su posti a sedere, in aggiunta al conducente.
Il provvedimento è stato salutato dal numero uno di Assoruote, Corrado Bergagna, con estremo piacere. Il presidente dell’associazione che raggruppa le case produttrici vede infatti con favore l’adozione di standard minimi in grado di assicurare il massimo di sicurezza agli utenti e alla circolazione sulle strade peninsulari. Un traguardo che ha comportato un ulteriore sforzo per le case, in un momento di congiuntura economica ancora problematica, che però era ormai improcrastinabile per fissare un quadro di norme in grado di fare del sistema ruota un elemento del tutto centrale nel quadro della sicurezza.

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