Chi è Richard Branson, il boss di Virgin

Scritto il alle 06:29 da Redazione Finanza.com

Richard Branson è un vero e proprio mito nel mondo degli affari. Nato a Shamley Green, nel Surrey, a sud di Londra, il 18 luglio del 1950, deve la sua celebrità in particolare alla Virgin, l’etichetta discografica da lui fondata, una delle più importanti in assoluto della storia musicale.
Proveniente da una famiglia della classe media, ha avuto un percorso scolastico non proprio brillante presso lo Stowe College, derivante probabilmente dalla sua tendenza a distrarsi in favore di attività considerate dallo stesso Richard più interessanti.

Appena sedicenne, Branson fonda Student, un magazine rivolto alla comunità non solo studentesca che gravitava intorno alla scuola. Il suo talento nel fare impresa viene subito notato dal preside dello Stowe College, il quale nel corso di un colloquio coi genitori sembra avesse vaticinato un futuro brillante per lui o una rotta rovinosa, tale da condurlo in galera.
Una profezia di cui probabilmente si sarà ricordata la madre, quando Branson ha chiesto un piccolo aiuto finanziario per poter allargare il raggio d’influenza dello Student. I 4 pounds prestatigli in questa occasione si rivelano decisivi, permettendo al giornale di attirare le prime sponsorizzazioni. Il passo successivo, lasciare il livello amatoriale, è stato a questo punto quasi obbligato e lo Student inizia a crescere in maniera impetuosa, puntando il proprio obiettivo in particolare sulla scena musicale.

Subito dopo, Branson apre un negozio per la vendita di dischi, chiamandolo Virgin, nome dovuto alla mancanza di qualsiasi nozione finanziaria o imprenditoriale da parte dei soci. Una mancanza cui proprio Branson ha saputo però ovviare rapidamente, grazie ad una serie di intuizioni, a partire dalla vendita tramite servizio postale, avviata nel 1970. Stava ormai per nascere l’etichetta discografica, che avrebbe visto la luce nel 1972, quando il famoso logo della Virgin sarebbe comparso in bella mostra su Tubular Bells, album d’esordio di un giovanissimo Mike Oldfield, capace di vendere milioni di copie in ogni parte del mondo, assicurando il successo della neonata compagnia.

Da questo momento, Virgin Records perde praticamente mai un colpo, affermandosi come uno dei giganti della scena musicale contemporanea.
Non solo Virgin, però, in quanto Branson nel corso degli anni ’90 allarga il suo interesse ad altri campi. Una decisione culminata nel distacco dalla sua creatura nel 1992, quando l’uomo d’affari decide di venderla alla Emi per oltre mezzo miliardo di sterline.

A spingerlo al grande passo la voglia di misurarsi in un altro settore, quello del volo, tramite la creazione di una compagnia, la Virgin Atlantic Airways.
Il regno di Branson si estende poi alla grande distribuzione, con la nascita dei Virgin Megastore, consolidandone le fortune.
Insieme alle iniziative di stampo commerciale, sono poi iniziate a fiorire le iniziative di stampo benefico, a partire dalla Healthcare Foundation, organizzazione no profit che si batte ormai da tempo contro la diffusione del fumo e dei suoi pericoli per la salute.
In questa attività il magnate britannico ha ben presto trovato il sostegno di Al Gore, il politico statunitense noto per le tante battaglie a difesa dell’ambiente e contro i mutamenti climatici.

Importante anche la presenza di Virgin nel mondo della Formula 1: dapprima nel 2009 appose il marchio sulle monoposto della Scuderia inglese Brawn, che vinse il mondiale piloti e costruttori all’esordio e successivamente con l’acquisizione del Team Manor, di cui detenne la maggioranza azionaria per un paio di stagioni.

L’ultimo progetto di Branson è Virgin Galactic, la compagnia che si è posta come traguardo portare nello spazio chiunque abbia intenzione di farlo versando circa duecentomila sterline. Solo nel 2014 sono stati oltre settecento le persone che hanno aderito. Tuttavia un episodio tragico, avvenuto nell’ottobre 2014, rischia di porre fine all’idea fantasiosa (e fruttuosa) di Branson: l’esplosione in volo della navicella SpaceShipTwo sopra il Deserto del Mojave comporta la morta del pilota ed il grave ferimento del copilota.

Secondo le stime di Forbes, Richard Branson è al 330° posto nella classifica degli uomini più ricchi al mondo, con un patrimonio stimato in 4,9 miliardi di dollari. Vive, o almeno è residente, sull’isola di Necker, facente parte dell’arcipelago dell Isole Vergini Britanniche, situate nel Mar dei Caraibi. L’isola fu acquistata da Branson nel 1978 per la cifra di 180.000 $ e sllla quale è stato costruito un resort di lusso.

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