Referendum Grecia 5 luglio: online il sito del Governo
Mancano poco più di due giorni all’apertura delle urne per il Referendum in Grecia, con il quale il popolo ellenico verrà chiamato a scegliere fra Oxi (No) e Nai (Si). Il quesito che sarà sottoposto ai votanti sarà il seguente :“Dovremmo accettare la proposta di accordo del 25 giugno 2015 presentato dalla Commissione europea, la Banca Centrale europea e il Fondo Monetario Internazionale, composto da due documenti che formano insieme una proposta unica?”
L’ultima consultazione popolare a cui vennero chiamati a votare i greci fu nel lontano 1974, quando il popolo con un si o no sceglieva fra Monarchia e Repubblica. Allora la vittoria arrise al fronte del Nai, che scelse la forma repubblicana.
Sul sito realizzato per l’evento dal ministero delle Comunicazioni sono presenti anche una serie di infografiche che testimoniano la debacle del paese: dal 2010 ad oggi il tasso di disoccupazione giovanile è passato dal 30% al 55% mentre in termini assoluti i disoccupati sono più che raddoppiati, da 560.000 a 1.220.000 unità.
Gli impatti sulla società sono stati drammatici: l’incremento del tasso di suicidi è stato del 35%, con un aumento del 270% dei casi di depressione mentre una fetta consistente della popolazione (circa 2.500.000) è rimasta senza copertura sanitaria.
Gli ultimi referendum tenutisi nei paesi dell’Unione Europea in merito all’ingresso nell’euro si sono tenuti in due paesi scandinavi, Danimarca (2000) e Svezia (2003), ed in entrambi i casi vinse il fronte contrario all’ingresso nella moneta unica.