Borse di studio: quali vanno dichiarate nel 730
Le borse di studio vanno dichiarate nel modello 730? Sono molti gli studenti che ne usufruiscono e le loro famiglie a farsi questa domanda, derivante dal fatto che alcune di esse vengono considerate esenti dal pagamento delle tasse, e altre no. Alcune borse di studioinfatti vengono tassate direttamente alla fonte, ma non tutte.
Ad arrivare in aiuto per dirimere la questione, soprattutto nel periodo caldo delle dichiarazioni dei redditi, è però un riferimento normativo ben preciso, ovvero l’articolo 3 del Tuir, il quale va a dettare una serie di principi tesi all’identificazione delle borse di studio che dovrebbero essere esentate dalla tassazione, unendosi in tal modo ad una risoluzione emessa dall’Agenzia delle Entrate, quella siglata dal numero 365. In particolare, quest’ultima stila una lista in cui rientrano tutte le borse di studio le quali siano state erogate dal nostro governo a favore di cittadini provenienti da altri Paesi, a seguito di accordi internazionali.
C’è anche un’altra risoluzione emanata ancora dall’Agenzia delle Entrate che andrebbe però presa in considerazione al fine di cercare di sgombrare in maniera definitiva il campo dai sempre possibili equivoci. Si tratta della risoluzione numero 95/E, emanata il 2 marzo del 2002, la quale equipara le borse di studio ai redditi da lavoro dipendente, rendendole di fatto imponibili ai fini della determinazione dell’Irpef.
Proprio questa determinazione dell’Agenzia ha in pratica delimitato al meglio la materia con una preziosa postilla, andando ad indicare i redditi per i quali è prevista la totale esenzione.
Proprio sulla base di quanto disposto, possiamo dire che tra le borse di studio che non sono soggette al pagamento di imposte, rientrano quelle erogate dalle regioni a statuto ordinario a favore degli studenti universitari e quelle concesse allo stesso titolo dalle province autonome di Trento e Bolzano. La lista comprende poi le borse di studio concesse per i corsi di perfezionamento in paesi esteri, le attività di ricerca post dottorato, oltre ad eventuali somme che siano state stanziate in aggiunta dagli istituti universitari. Anche le borse di studio percepite in merito al celebre programma Erasmus rientrano nella lista di quelle esenti, a condizione che il loro importo non oltrepassi la soglia di 7.746,85 euro. L’esenzione spetta anche a quelle erogate al fine di frequentare le scuole per la specializzazione in medicina e chirurgia, oltre alle borse di studio assegnate agli orfani e ai figli di vittime della criminalità organizzata e del terrorismo. Infine vanno ricordate le borse di studio che siano state concesse sotto forma di riconoscimento per il merito scolastico.
Per il modello 730 sono da dichiarare le borse di studio percepite dai contribuenti aventi residenza nel nostro Paese, un obbligo dal quale ci si può sottrarre solo nel caso di una specifica disposizione in merito. In pratica, tutte le borse di studio che non facciano parte della lista indicata dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, sono quindi soggette alla normale tassazione.
Ricordiamo infine che le somme eventualmente percepite sotto forma di assegno, sussidio o premio per l’addestramento professionale o a fini di studio, oltre alle borse di studio, ove non sia prevista esenzione, vanno inserite nelle righe da C1 a C3 presente nella Sezione I “Reddito di lavoro dipendente e assimilati”.