Bond: Goldman Sachs punta sul dollaro australiano, 3,5% annuo e scadenza 2023
Nuovo bond in dollari australiani in arrivo da Goldman Sachs. Il colosso a stelle e strisce ha recentemente lanciato sul mercato una nuova obbligazione (codice Isin XS1166378718) “senior unsecured” (non assistita quindi da particolari garanzie) in dollari australiani per un controvalore di 50 milioni di AUD (“aussie”). Il taglio minimo delle 25 mila obbligazioni in circolazione è di 2 mila dollari australiani e il bond, dal 7 maggio del 2015, è in negoziazione sul segmento ExtraMOT di Borsa Italiana.
Questi “Kangaroo Bond” fruttano interessi annui lordi pari al 3,50% del valore nominale, pagabili in via posticipata il 28 aprile di ogni anno fino al 2023, quando è previsto il rimborso del titolo. La valutazione assegnata al titolo da parte di Standard & Poor’s è pari a è “A” mentre per l’agenzia Moody’s il giudizio si attesta ad “A2”.
Fattore di rischio correlato con il titolo è rappresentato dall’andamento del cambio tra l’euro e la divisa australiana, un elemento capace di influenzare sia l’entità dei flussi periodici, sia l’ammontare del capitale finale (un rafforzamento dell’aussie è destinato ad incrementare il rendimento totale appannaggio dell’investitore).
L’economia australiana è da sempre caratterizzata da una spiccata solidità, da un’invidiabile flessibilità fiscale e monetaria, da un bassissimo indebitamento pubblico (inferiore al 30% del Pil) e da limitate pressioni inflazionistiche. Non a caso l’agenzia Standard & Poor’s assegna alla “Terra dei Canguri” il giudizio massimo, la mitica tripla A, e per il biennio 2016-2017 stima una crescita della ricchezza prodotta di circa il 3% annuo. Oltre a questi fattori, un sostegno per l’aussie dovrebbe arrivare anche dall’amplissima disponibilità di materie prime del Paese visto che il rafforzamento della congiuntura globale è destinato a spingere al rialzo i prezzi delle commodity e quelle valute, come appunto il dollaro australiano, a queste collegate.