Chi è Mr Bee, il thailandese che vuole il Milan
Mr Bee, magnate thailandese di 41 anni, sembra al momento il profilo più accreditato per diventare proprietario di una squadra di calcio importante come il Milan.
Dalla biografia ufficiale risulta che Mr Bee è a capo di un’impresa – la Thai Prime – che si occupa di private equity, ossia acquista parti di società – od anche intere – che non sono quotate in borsa ma hanno un ottimo potenziale di crescita per poi rivenderle appena il fatturato di queste si fa più interessante, garantendo quindi, un introito maggiore. Lo scorso anno la Thai Prime ha realizzato un fatturato di circa un miliardo e duecento milioni di dollari. In Thailandia, ma anche ormai nel resto del mondo, Mr Bee è conosciuto come il ‘Re Mida dell’Oriente’ perché trasforma in oro ogni cosa che tocca.
Sulla sua carta di identità il cognome trascritto Taechaubol, ha 41 anni e una passione sfrenata per il calcio tanto da averlo spinto ad organizzare, insieme a Fabio Cannavaro, le Global Legend Series, una sorta di torneo di calcio delle vecchie glorie che ha visto riunirsi in un tour che ha fatto tappa a Singapore, Kuala Lumpur, Shanghai e Bangkok, campioni del calcio mondiale come Figo, Nesta, Shevchenko, Seedorf e tanti altri.
Secondo altri, invece, il suo inestimabile patrimonio sarebbe frutto di numerosissimi immobili posseduti in tutto il mondo facenti parte del patrimonio di famiglia. Tuttavia un fatto è certo nel curriculum di Mr Bee: negli ultimi anni infatti il tycoon asiatico è entrato nel mirino della SEC – equivalente della Consob italiana – che vuole vederci chiaro sui conti della sua società e che lo ha accusato di insider trading. Sul capo di Mr Bee pende anche una più recente accusa di “unfair treatment among EIC shareholders”, la cui traduzione è “trattamento iniquo tra gli azionisti della EIC, un’azienda pubblica thailandese”.
Le notizie ufficiali, però, si fermano qui. Nulla di più dicono di lui i suoi profili social che non costituiscono al momento fonte di informazione approfondita: pochi amici sul suo profilo Facebook, ancora meno su Twitter. Salito prepotentemente alla ribalta in Italia come possibile acquirente del Milan o almeno di una quota consistente del suo pacchetto azionario, si trova in queste ora ad Arcore per presentare l’offerta di acquisto della società rossonera, da 29 anni di proprietà di Silvio Berlusconi. Al momento parrebbe in pole -position, che Milano si stia apprestando ad avere entrambi i clubs cittadini in mani asiatiche?