Cosa significa BRICS
BRICS è un acronimo utilizzato in economia internazionale per riferirsi ai seguenti cinque stati:
Brasile
Russia
India
Cina
Sudafrica
Fu l’economista inglese Jim O’Neill, a fine 2001, ad identificare, in un documento redatto per la Banca di investimenti Goldman Sachs, un nuovo aggregato geo economico sulla base di queste caratteristiche comuni. Inizialmente fu coniato il termine BRIC: il Sudafrica fu aggiunto successivamente nel 2011, quando il paese africano partecipò all’incontro comune del 14 aprile svoltosi in Cina. Secondo O’Neill queste nazioni avrebbero verosimilmente dominato l’economia mondiale del secolo appena iniziato e risultava dunque necessario inglobarle nell’economia mondiale egemonizzata dal sistema occidentale.
Nel novembre 2010 il Fondo monetario internazionale (FMI) ha incluso i Paesi BRIC tra i dieci paesi con il diritto di voto più elevato. In seguito alla mancata ripartizione delle quote, giacente presso il Congresso degli Stati Uniti, una cui redistribuzione era stata avanzata dai paesi del BRICS, questi ultimi hanno deciso di istituire un organismo proprio con competenze e strutturazione finanziaria autonoma (New Development Bank), alternativa al FMI in occasione del 6º summit nel luglio 2014 tenutosi in Brasile.
Le caratteristiche in base alle quali vengono accomunati sono, fra le altre: la condizione di economie in via di sviluppo, una popolazione numerosa, un vasto territorio, abbondanti risorse naturali strategiche e sono stati caratterizzati, nell’ultimo decennio, da una forte crescita del PIL e della quota nel commercio mondiale.
I paesi del BRICS comprendono oggi oltre il 42% della popolazione mondiale, il 25% della totale estensione della Terra, il 20% del PIL mondiale, e circa il 16% del commercio internazionale.