Portabilità conti correnti più veloce e a costo zero, ecco cosa cambia
Il passaggio da un conto corrente a un altro diventa più facile e veloce. Le nuove norme sulla portabilità dei conti bancari, contenute nel dl su banche e investimenti approvato ieri dal consiglio dei ministri, rendono più veloce e completamente gratuito il passaggio da un conto corrente bancario a un altro con tutti i costi di chiusura che ricadranno esclusivamente sulla banca. “Il costo di chiusura è a carico della banca e va fatto in tempi relativamente rapidi con il trasferimento dei fondi”, ha spiegato ieri il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. “E’ un piccolo gesto che va a vantaggio delle famiglie”, ha aggiunto il premier Matteo Renzi.
Portabilità conto senza oneri ed entro 15 giorni
La parte del decreto relativa alla portabilità dei conti correnti prevede che gli istituti bancari e i prestatori di servizi di pagamento, in caso di trasferimento di un conto di pagamento, sono tenuti a darne corso, senza oneri o spese di portabilità a carico del cliente, entro termini predefiniti. La trasferibilità si applica solo ai soli conti di pagamento. I termini di tempo previsti dalla direttiva europea sulla portabilità dei conti correnti sono massimi 15 giorni entro i quali le banche devono assicurare il trasferimento di un conto corrente da un istituto all’altro. Trasferimento che deve essere completamente gratuito per il cliente.
Risarcimento in caso di ritardi
In caso di mancato rispetto dei termini, l’istituto bancario o il prestatore di servizi di pagamento risarcisce il cliente in misura proporzionale al ritardo e alla disponibilità esistente sul conto di pagamento al momento della richiesta di trasferimento.
Verso abbattimento costi conti correnti
Tra i risvolti della nuova normativa sulla portabilità dei conti correnti dovrebbe esserci quello di rendere più facile il passaggio a un nuovo conto corrente da parte degli italiani che tradizionalmente risultano restii a cambiare banca (solo l’8% secondo un recente sondaggio del Sole 24 ore). Secondo Adusbef e Federconsumatori il decreto del Governo sulle banche potrebbe abbassare gli elevati costi dei conti correnti, pari in Italia a 321 euro, contro una media europea di 114 euro, a patto che i banchieri e l’Abi non facciano ostruzionismo come con il decreto Bersani e le lenzuolate liberalizzatrici. Dall’ultimo monitoraggio Adusbef del dicembre 2014, le 10 primarie banche italiane praticavano dai 238,35 euro medi annui della Bnl (la più economica), ai 337,18 di Unicredit; dai 273,20 di Intesa San Paolo, ai 438,70 della Banca Popolare di Vicenza (tra le più care).