Italia: la voragine tra il costo del lavoro e quanto arriva in busta paga!
In Italia il costo del lavoro è tra i più alti d’Europa. Ma i benefici non si trasferiscono ai lavoratori, che in busta paga vedono arrivare la metà di quanto l’azienda versa. In altre parole, esiste una vera voragine tra il lordo e il netto dello stipendio. A discapito ovviamente dei dipendenti ma anche delle aziende, che si rendono meno competitive rispetto alle rivali d’oltreconfine.
E’ ciò che è emerso dalla ricerca effettuata dall’imprenditore Franco Moscetti, amministratore delegato di Amplifon. L’analisi è stata effettuata all’interno della società (che ha sedi anche in altri Paesi) a fronte del fatto che si voleva distribuire 100 euro lordi a ogni dipendente. Ebbene, questi 100 euro sarebbero costati all’azienda 137 euro, ma sarebbero arrivati al lavoratori solo 53 euro!
Un cuneo fiscale, che pesa sulla ripresa economica dell’Italia. “Occorre ridurlo – è l’invito di Moscetti al governo – anche perché il nostro Paese è basato sui consumi e quindi per consumare la gente deve avere anzitutto un lavoro” e quindi soldi da spendere. “Si deve innescare – prosegue l’imprenditore – quel circolo virtuoso per cui i consumi crescono, obbligando le aziende a produrre di più e quindi a cercare nuova forza lavoro”.