Le 10 cose che le aziende alimentari non ti dicono

Scritto il alle 15:00 da Redazione Finanza.com

1. LE AZIENDE DI SNACK SPENDONO MOLTI SOLDI PER RAGGIUNGERE I BAMBINI.
Negli ultimi anni la consapevolezza della problematica legata all’aumento dell’obesità, del diabete e di altri problemi legati al regime alimentare è notevolmente aumentata. Tuttavia le aziende di snack restano una grande potenza economica. Negli ultimi 5 anni il fatturato del settore è cresciuto ad un tasso medio del 3,8% e quest’anno si ipotizza un fatturato di vendita di circa 34,6 miliardi di dollari (ricerca IBIS World).

Un target di riferimento molto promettente è quello dei bambini. Secondo i dati della Federal Trade Commission negli USA nel 2012 le aziende del settore hanno investito circa un miliardo di dollari nel marketing di prodotto rivolto a bambini fra i 2 e gli 11 anni, in particolar modo per bevande gassate, cereali e fast food. I dati di vendita confermano con i risultati che questa scelta strategica funziona. Inoltre, studi scientifici hanno dimostrato che i bambini che passano molto tempo davanti alla tv sono propensi nel 18% dei casi a mangiare più caramelle e nel 14% a mangiare fast food.

2. GLI SNACK HANNO INGREDIENTI NASCOSTI…
I consumatori spesso non si rendono conto che nella composizione degli snack che mangiano ci sono spesso ingredienti sgradevoli. Non tutti sanni, ad esempio, che quel bel colore rosso violaceo che caratterizza tante merendite è dato da un pigmento presente dalle carcasse di coleotteri. Ovviamente nell’etichetta non si troverà la dicitura coleottero ma invece acido carminico. Ma il coleottero è solo un esempio dei tanti ingredienti “segreti” che vengono utilizzati nell’industria alimentare..

3. ALTRI INGREDIENTI SONO VIETATI IN ALCUNI PAESI
Alcuni ingredienti che si trovano comunemente nelle merendine vendute negli Stati Uniti sono vietati in altri paesi, dove i comitati di settore hanno convinto le autorità di regolamentazione che sono potenzialmente dannosi alla salute dei consumatori.

4. E LA DATA DI SCADENZA? CHI SE NE FREGA!
Tutti credono che la data di scadenza riportata su snack e merendine sia una discriminante fondamentale fra il mangiare o no un prodotto. In realtà le materie prima di cui sono fatti sono talmente trattate da avere una scadenza ben più lunga di quella riportata sulla confezione: infatti, se il prodotto è ben conservato, tenuto lontano da luce e fonti di calore ed ha un basso contenuto di grassi e latticini può durare per anni. Ovviamente le aziende di alimentari non ammetteranno mai una verità del genere.

5. LE FABBRICHE DI PRODUZIONE POTREBBERO ESSERE SPORCHE.
Ogni anni negli Stati Uniti 128mila americani si ammalano e circa trentamila muoiono a causa del consumo di alimenti e bevande contaminati. Ciò dipende dalle precarie condizioni di igiene che ci sono nelle fabbriche di produzione di snack e merendine.

6. ATTENZIONE, CONTIENE ARSENICO!
L’arsenico, che è considerato la causa di moltissimi tumori come quello alla vescica e al fegato, è stato ritrovato in tantissimi snack, anche molti di quelli che sono considerati dai consumatori come sani.

7. LE BARRETTE ENERGETICHE POSSONO ESAURIRVI!
Le barrette energetiche, considerate un elemento salutare, hanno visto negli ultimi anni un vistoso aumento di domanda. Ma a leggere bene la confezione ci si rende conto che molte di esse di sano hanno ben poco e contengono, invece, destrosio che è un elemento capace di farvi sentire più stanchi e spossati di prima.

8. NATURALE E’ NATURALMENTE PRIVO DI SIGNIFICATO.
Spesso la dicitura sulle confezioni “prodotto naturale” è priva di fondamento in quanto non rispetta le caratteristiche indicate dal Ministero della Salute come alimento naturale ossia privo di colorante e conservante.

9. PER ARRICCHITO SI INTENDE ELABORATO.
Salatini, biscotti e ciambelle spesso sono pubblicizzate con la dicitura arricchite ma il termine non ha sempre un significato positivo. Infatti, significa che vitamine e minerali sono stati aggiunti al cibo, ma di solito solo dopo che sono stati rimossi prima: la loro reintroduzione non avviene mai nelle stesse quantità sottratte.

10. IL CIOCCOLATO CHE ACQUISTIAMO E’ TROPPO CARO.
Secondo i consumatori americani ci sarebbe un accordo segreto alla base del costo elevato del cioccolato stipulato fra i produttori di snack per mantenere alti i prezzi dei loro prodotti più richiesti a base di cacao.

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