Viaggi: il 50% non sa che può chiamare il 112 ovunque nell’Ue. E tu?
Alzi la mano chi ne era a conoscenza! La maggior parte dei cittadini europei non sa qual è il numero da chiamare in caso di emergenza quando si trova all’estero. Secondo un’indagine Eurobarometro realizzata a fine gennaio, il 49% dei cittadini europei non è consapevole di poter chiamare i servizi di emergenza formando il numero “112”. Nonostante anni di sforzi, questa informazione è nota solo al 50% dei viaggiatori. I cittadini più estranei a questa iniziativa sono i greci (10%) e i britannici (18%); i più informati sono i lussemburghesi (80%), i rumeni (71%), i polacchi (80%) e i bulgari (70%).
L’invito a diffondere la notizia arrivata proprio oggi che è la Giornata europea del 112. In questa settimana la vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes, ha scritto a tutti i governi nazionali esortandoli a migliorare le funzioni di localizzazione del chiamante, nonché a lanciare campagne pubblicitarie mirate ai viaggiatori. “Mi preoccupa il fatto che i cittadini non siano a conoscenza dell’esistenza di un importante servizio di base e che i governi nazionali non facciano di più per informarli – ha detto Neelie Kroes – L’Ue ha fatto in modo che il servizio fosse disponibile, ora altri devono assumersi le loro responsabilità”.
Ma cos’è il 112?
Il 112 è raggiungibile gratuitamente da telefoni fissi e mobili in tutti i paesi dell’Unione europea. Il numero mette in comunicazione il chiamante con il pertinente servizio di emergenza (polizia locale, vigili del fuoco o servizio medico), che è disponibile in una serie di lingue europee. Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.