Canone Rai 2014: chi deve pagarlo, entro quando. Cosa si rischia se non si paga
Come all’inizio di ogni anno, torna di attualità il pagamento del canone Rai, da corrispondere entro il 31 gennaio. Una cifra che va pagata da tutti coloro che abbiano nella propria casa un apparecchio in grado di ricevere i canali che compongono l’offerta del servizio pubblico. Il canone è in effetti una tassa sul possesso dell’apparecchio e non come erroneamente ritengono in molti sul servizio offerto dalla Rai, il quale va perciò versato indipendentemente dalla fruizione dei canali pubblici. A disporlo, è una norma del Regio Decreto del 1938, la 246 e all’obbligo può sottrarsi di converso chi dispone di un computer con il quale guardare la televisione, non avendo allo stesso tempo il sintonizzatore. Va inoltre ricordato che sono esenti dal pagamento anche tutti i cittadini che abbiano compiuto il settantacinquesimo anno di età e coloro che sono al di sotto della soglia dei 6.713,98 euro di reddito annuo.
Come pagare?
Il pagamento del canone Rai può essere corrisposto in una rata annuale, dell’importo di 113,50 euro, da effettuare entro il termine del 31 gennaio, oppure rateizzando l’importo. In questo secondo caso, si può scegliere tra due opzioni: due rate semestrali da 57,92 euro, che vanno pagate entro il 31 gennaio e il 31 luglio, oppure con quattro rate semestrali da 30,16 euro, che vanno versate entro la fine di gennaio, aprile, luglio e ottobre. Il versamento del canone può essere effettuato per mezzo del bollettino di conto corrente messo a disposizione da Poste Italiane, delle tabaccherie, online, tramite il bancomat degli sportelli automatici e telefonicamente per mezzo della carta di credito.
In caso di ritardo del pagamento cosa succede?
Il pagamento fuori tempo massimo comporta delle sanzioni, che vanno dai 4,47 euro in caso di ritardo contenuto di 30 giorni, agli 8,94 euro previsti in caso di superamento di questo termine. Se il ritardo supera i sei mesi, vengono calcolati anche gli interessi di mora, i quali ammontano all’1% per ogni semestre. Da ricordare che qualora il giorno di scadenza sia un sabato o un giorno festivo, allora diventa valido ai fini del pagamento nei termini anche il primo giorno lavorativo facente seguito alla data di scadenza. Per coloro che non pagano il canone, è prevista una sanzione che può arrivare fino ad un massimo di 619 euro, da moltiplicare per ogni anno di evasione riscontrata.
E se non si possiede una tv?
Qualora non si abbiano apparecchi televisivi nella propria abitazione, si può procedere alla sospensione del servizio, mandando la disdetta per mezzo di una raccomandata all’Agenzia delle Entrate di Torino.
Befera propone gestione canone all’Agenzia delle Entrate
Sul tema è recentemente intervenuto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. Nel concepire un più corretto funzionamento della tassa, Befera a proposto di affidarne la gestione complessiva all’Agenzia delle Entrate. “Il canone Rai è un tributo erariale e come tale è gestito dall’Agenzia delle Entrate per le persone giuridiche e in convenzione con la Rai per le persone fisiche”. Così, ha proseguito Befera, “in una revisione del sistema potrebbe essere gestito interamente dall’Agenzia delle Entrate“. L’evasione del canone Rai ammonterebbe a circa il 25%.