Cervelli in fuga: Russia, pro e contro di una scelta di vita (parte 9)
Le statistiche dicono che nell’ultimo anno in Italia l’emigrazione in cerca di lavoro è stata superiore del 28% rispetto all’anno precedente e ciò è significativo di quanto la crisi economica sia tutt’altro che finita. Tra i Paesi che a sorpresa sono diventati meta di approdo c’è la Russia che resiste bene alla crisi economica mondiale e registra una crescita del 4,5%, percentuale impensabile in Italia, e un livello di disoccupazione pari al 6,5%.
In passato la Russia era meta soprattutto di turismo legato a lavori manuali mentre ora anche questo aspetto è cambiato e sono sempre più i laureati a cercare fortuna nell’ex Unione Sovietica. A facilitare questo cambiamento sono state anche le novità legislative recenti: il governo di Mosca ha infatti deciso di riconoscere valore legale alle lauree ottenute in molti Paesi stranieri e questo di sicuro facilita l’invio di curricula verso la Russia e la richiesta di residenza temporanea.
Le posizioni richieste riguardano i manager di medio e alto livello e i settori maggiormente trainanti sono informatica, industria, comunicazione e assicurazioni.
Anche la tassazione ha la sua buona capacità attrattiva perché sulle persone fisiche c’è un’aliquota fissa del 13%. Per avere questa imposizione fiscale occorre la residenza e per avere la stessa basta risiedere sul territorio più di 183 giorni l’anno, mentre le imprese hanno una tassazione al 24% e anche in questo caso si nota il regime favorevole rispetto all’avere la propria sede in Italia.
Questi sono i principali vantaggi ma la Russia non è priva di svantaggi. In primo luogo da citare il fattore climatico, viste le temperature rigide del Paese. Non possono poi essere sottovalutate neanche tutte le questioni inerenti ai diritti umani e alla libertà di pensiero, come dimostrano le cronache recenti.
Anche la burocrazia non è delle più semplici perché per recarsi in Russia occorre avere un visto precedente all’ingresso nel Paese. Vi sono due tipi di visto dedicati a chi vuole andare in Russia per motivi di lavoro: il visto per lavoratori che ha validità annuale e può essere confermato fino a tre anni e il visto business dedicato a chi vuole entrare in Russia per esercitare attività d’impresa. Per ottenere il visto però deve essere presentata la documentazione in russo e questo potrebbe essere un problema, per questo prima di partire può essere utile contattare la autorità consolari italiane in Russia a questo link:
www.russianconsulate.info/russian_consulates_italy.html
Altra nota dolente sono gli affitti. In zone centrali come Mosca o San Pietroburgo, città dove è più facile trovare lavoro, gli affitti sono molto elevati e gli stipendi in Russia non sono molto alti. In zone meno centrali invece i costi si abbassano, ma si deve preventivare che per un appartamento occorrono almeno 600 euro mensili. Sono invece bassissimi i costi di acqua, luce, servizi e anche degli alimentari.
Altro svantaggio è il sistema sanitario che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato come uno dei peggiori al mondo quindi è meglio fare affidamento sul settore privato e di conseguenza anche stipulare un’assicurazione mirata alle cure sanitarie.
Per chi vuole trovare lavoro in Russia ecco alcuni siti che possono aiutare:
–http://www.viviallestero.com/offertelavoro/offerte-di-lavoro-in-europa/820-lavorare-in-russia