Grecia: nuova ondata di scioperi contro il piano licenziamenti (VIDEONEWS)
Scritto il 25 Settembre 2013 alle 10:55 da
Prosegue anche oggi lo sciopero in Grecia dei dipendenti pubblici, che hanno incrociato le braccia per la seconda volta dall’inizio del mese, per protestare contro la riforma del servizio pubblico imposto come condizione dai creditori internazionali in cambio di aiuti. E proprio in questi giorni la troika (Ue-Bce-Fmi) è ad Atene per la nuova missione di revisione dei conti e delle riforme del Paese in vista di una nuova tranche da circa 1 miliardo di euro.
E’ quello che prima o poi succederà anche qui.
Non penso si troverà mai la volontà politica di fare quel che serve, il che comprende, è inutile girarci intorno, un taglio di almeno il 10% del totale dei dipendenti pubblici a tutti i livelli (ministeri, province, comuni, enti etc.).
Dal 2007 l’Italia ha perso il 7% di PIL ma la “dimensione” dello Stato è rimasta la stessa con la conseguenza che si sono dovute alzare le tasse fino a strangolare il settore privato…ne deriva la famosa “perdita di competitività” sistemica che si sta avvitando su se stessa, le imprese strangolate o licenziano o assumono solo precari sottopagati per sopravvivvere, ergo meno consumi e di conseguenza ulteriore contrazione del PIL.
Nessuno ne parla (figurarsi appunto al “volontà politica”) ma l’Italia si salva e rimane tra i Paesi industrializzati solo se fà questo passo “epocale”, smetterla di usare l’impiego pubblico come ammortizzatore sociale e come “buen ritiro” per un sacco di parenti ed amici.