Euro-dollaro ancora in congestione tra 1,325 e 1,33 in attesa della Federal Reserve
L’attenzione degli investitori rimane tutta per gli importanti appuntamenti dei prossimi giorni, a cominciare da quello di domani con la Federal Reserve e il Pil Usa del secondo trimestre. Per quanto riguarda quest’ultimo, tra l’altro, è in calendario la revisione annuale della serie storica che dovrebbe portare a un miglioramento dei numeri dell’economia americana.
Rimanendo sul tema Fed, c’è incertezza circa l’attuazione della riduzione della politica di stimolo economico (tapering) sia per quanto riguarda le tempistiche che le modalità. Si partirà a settembre? Si attenderà la riduzione dell’indice di disoccupazione? Molte domande attanagliano gli investitori e l’idea di aspettare ha preso la meglio sulla reale voglia di operare. La volatilità sui mercati si fa desiderare e segna una contrazione notevole su tutti i panieri.
Sul mercato valutario l’euro è in lieve salita sul dollaro supportato dai dati i quali hanno mostrato che l’indice Gfk sulla fiducia dei consumatori tedeschi è salito più del previsto a luglio. Al momento l’euro si attesa in area siamo a 1,327 e continua la congestione tra 1,3250 e 1,3300 in attesa di una rottura la cui direzione dipende dal vertice americano. La sterlina è in lieve discesa sul dollaro e sembra orientata a sfondare al ribasso 1,53 per dirigersi verso 1,5262. La giornata di domani chiarirà molti dubbi attuali.
Mauro Masoni, analista CMC Markets
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