Dollaro australiano e rublo: le nuove obbligazioni in valuta di Banca Imi
Banca Imi prosegue l’emissione di obbligazioni in valuta. Dopo dollaro Usa, lira turca e franco svizzero, la controllata di Intesa Sanpaolo approda a nuovi lidi: dollaro australiano e rublo. I due prodotti sono negoziabili da oggi sul Mot di Borsa Italiana e su EuroTlx.
Entrambe le obbligazioni corrispondono cedole annuali fisse in valuta. L’investitore deve quindi prestare attenzione anche all’andamento del cambio tra euro e rublo e tra euro e dollaro australiano.
L’obbligazione Collezione tasso fisso 3 anni rublo russo 8,30% (Isin IT0004938129) ha un taglio minimo di 60.000 rubli e una scadenza al 28 giugno 2016. La cedola annua netta è del 6,64 per cento. Alla scadenza finale viene restituito, oltre alla cedola, il valore nominale investito pari a 60.000 rubli per obbligazione.
Il taglio minimo dell’obbligazione Collezione tasso fisso 5 anni dollaro australiano 6,40% (Isin IT0004938269) è invece di 2.000 dollari. La scadenza è fissata per il 28 giugno 2018 data nella quale, oltre al pagamento della relativa cedola, viene restituito il valore nominale investito di 2.000 dollari.
Lo scenario del cambio euro/rublo ha recentemente visto la valuta unica rafforzarsi su quella russa fino a 43,50, livello importante che non viene superato dall’inizio del novembre 2010. Anche il cambio tra euro e dollaro australiano è di recente salito fino a quotazioni risalenti all’autunno 2010. Il grafico dei due cross mostra un’accelerazione al rialzo nei mesi primaverili. Il movimento appare simile. Rublo e dollaro australiano hanno in comune il fatto di essere entrambe commodity currency e hanno sofferto lo scenario di indebolimento della crescita globale e le difficoltà di uno dei maggiori consumatori di materie prime, la Cina. Sul dollaro australiano ha pesato inoltre il taglio del tasso di interesse di riferimento al 2,75 per cento da parte della Reserve Bank of Australia.