Longo (IG): se la Germania rallenta, l’uscita dalla crisi sarà più agevole
Riprenderà da Roma il prossimo 12 novembre l’ormai canonico appuntamento con il CFD tour firmato IG. La nuova edizione del road show del broker inglese dedicato al trading online toccherà 5 città italiane a cavallo tra il 12 e il 16 novembre. Dopo aver rotto il ghiaccio con l’appuntamento capitolino, il giorno successivo il team italiano del broker anglosassone farà rotta su Bologna.
Nei giorni seguenti, la comitiva, composta da Bruno Moltrasio, Trader Professionista ed Educational Consultant di IG, Vincenzo Longo, Market Strategist del broker, Fabio de Cillis e Andrea Martella, entrambi Sales dell’intermediario anglosassone, si sposterà dapprima a Verona e poi, il 15 novembre, a Milano. Ultima tappa di questo CFD tour sarà Cagliari, con l’appuntamento con gli investitori dell’isola fissato per le 15 del 16 novembre presso l’hotel Holiday Inn di Viale Umberto Ticca.
A circa due settimane dall’inizio dei seminari, come sempre gratuiti e aperti a tutti gli investitori intenzionati ad ampliare il proprio bagaglio tecnico per sfruttare al meglio le opportunità di trading offerte dai mercati finanziari, Finanza.com ha intervistato Vincenzo Longo.
Il market strategist di IG affiancherà Bruno Moltrasio, il famoso trader mostrerà ai partecipanti alcuni profittevoli pattern di prezzo da lui stesso selezionati e usati quotidianamente, abbinando alla tipica visione operativa dei mercati quella analitica. Considerando la volatilità degli ultimi anni e le difficoltà interpretative che i mercati finanziari hanno evidenziato anche negli scorsi mesi, l’aiuto dell’analista appare più che mai proficuo.
“Ovviamente io evidenzierò gli spunti più rilevanti in termini di decisioni di investimento”, inizia l’intervista Longo, aggiungendo come “però oltre alle considerazioni mie e dal mio team di lavoro, mostrerò come sfruttare al meglio alcune funzioni della piattaforma di IG che consentono di monitorare in che direzione si muovono gli oltre 140 mila trader che operano con noi”.
Il riferimento è alla funzione client sentiment con la quale l’investitore può tastare il polso degli altri trader, anche in tempo reale, e sfruttare prontamente eventuali cambi d’umore. Le informazioni del servizio sono ovviamente coperte dal riserbo. E’ quindi possibile sapere se la maggior parte dei trader sono long o short ma non si sa chi lo è. “Questa funzione è particolarmente utile a mio avviso, non fosse altro per impostare delle stretegie di hedging o capire se gli investitori si stanno in una direzione di Risk Off piuttosto che Risk On”, spiega a riguardo l’analista di IG.
Proprio il termine Risk Off/Risk On è uno dei più usati da analisti, investitori e mondo della comunicazione in questi mesi. Le traversie degli ultimi anni hanno rotto gli schemi, la gente non ha ancora capito se riposizionarsi sui mercati azionari o starne ancora fuori. E se si volesse investire, dove farlo.
“Osservando i mercati nelle ultime settimane ci si rende conto che il mood è migliorato sui mercati del Vecchio Continente grazie al netto e deciso intervento di Mario Draghi”, sostiene a riguardo l’analista di mercato del broker, che tuttavia ammonisce come “nonostante i primi passi in avanti fatti per risolvere la crisi dell’Eurozona, molto resta da fare per giungere a quello che a mio avviso rappresenterebbe la tappa finale per uscire dalla crisi: il lancio degli Eurobond”.
Che il sentiment sia migliorato è fuori discussione, il balzo in avanti dei listini messo a segno da luglio in poi è stato notevole. Tuttavia i dati macroeconomici non sembrano prossimi ad aver toccato il bottom, elemento che dunque potrebbe destabilizzare i mercati.
“L’Europa deve fare di più per la crescita per uscire dalla crisi”, taglia corto Longo, ricordando come “i 120 miliardi di cui avevano discusso a Roma Monti, Merkel, Hollande e Rajoy al momento sono rimasti senza destinazione e solo un recupero dei livelli occupazionali porterebbe a una ripresa dei consumi e quindi anche dei profitti delle società”.
E in questa fase in cui le Banche centrali di Stati Uniti e Europa hanno calato diversi assi a loro disposizione per fronteggiare gli effetti negativi della crisi, chi sembra essere quella più funzionale alla crescita dei mercati azionari?
“A mio modo di vedere, gli Stati Uniti sono ancora da preferire all’Europa in questo momento”, risponde con convinzione Longo, ricordando che “nonostante l’arrivo di Draghi alla Bce, la Fed ha sempre dimostrato una maggior flessibilità nella gestione della politica monetaria. Senza contare che nel Vecchio Continente, la crisi che ha attanagliato i Paesi periferici dal maggio 2010 in poi ora sembra si stia estendendo anche a quelli finora considerati più solidi come la Germania.
Gli ultimi dati macroeconomici di Berlino hanno mostrato come la locomotiva tedesca stia inevitabilmente rallentando, quasi frenando. “Le nostre proiezioni ora sono per una crescita negativa del Pil del quarto trimestre per la Germania”, sostiene l’analista, secondo cui “considerando le elezioni che la Merkel dovrà affrontare il prossimo maggio, questo potrebbe rappresentare la carta vincente per ammorbidire la mano della Cancelliera e accelerare i tempi di risposta unitaria della politica europea a favore di un rilancio dell’economia”.
Per chi volesse scoprire di persona la visione di mercato di Vincenzo Longo, approfondendo anche le tematiche e gli effetti relativi al possibile cambio alla Casa Bianca dopo le elezioni del prossimo 6 novembre, è possibile consultare date, luoghi e ore del CFD tour a questo indirizzo:
http://www.igmarkets.it/cfd/cfd-tour.html