Investire nell’oro: De Casa presenta gli strumenti per operare sul bene rifugio per eccellenza
Si è affermato negli anni come il termometro dell’economia mondiale e anche nel terzo millennio è riuscito a mantenere il suo “ruolo” di bene rifugio per eccellenza. Si tratta dell’oro, al centro della nuova edizione di “I Segreti per investire con l’oro. Tutti gli strumenti per operare sul metallo giallo“, firmato da Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades, e pubblicato da Hoepli.
“Questa nuova edizione nasce da una serie di necessità: in primis quella di avere un libro estremamente aggiornato, con gli ultimi dati disponibili – afferma Carlo Alberto De Casa intervistato da Finanza.com-. Ma nasce anche per andare a raccontare alcuni avvenimenti recenti, come la trasformazione del London Gold Fixing dopo gli scandali degli ultimi anni, e per spiegare il crescente peso dell’Asia sotto ogni profilo del mercato aureo, ma anche per presentare il ruolo dell’oro nel panorama moderno degli investimenti”.
Quanto vale l’oro della Banca d’Italia? Cosa accadeva nelle segrete aste del London Gold Fixing: i prezzi del metallo giallo erano realmente manipolati dalle banche centrali? C’è qualcosa in comune tra Oro e Bitcoin? Sono davvero numerose le domande che ruotano attorno al metallo giallo che trovano risposta nel libro, meglio definirla una guida per chi decide di accostarsi al trading sull’oro e per chi vuole capire tutte le dinamiche (ma anche gli intrighi) dell’oro.
Corposo capitolo sull’oro nel settore finanziario nel quale vengono illustrati gli strumenti per operare sul metallo giallo: conti denominati in oro, Etf ed Etc, i contratti future, i Cfd. Un ulteriore strumento per chi opera nel mercato delle materie prime e dei metalli preziosi, è il C.O.T. report: un rapporto settimanale tra le posizioni speculative e commerciali sull’oro. Spazio anche a alle correlazioni dell’oro e il suo ruolo in un portafoglio di investimento.
E nel libro trova spazio anche un’incursione/riflessione sull’attualità, legata a un potenziale legame tra oro e Bitcoin. Ma è possibile paragonare la corsa del metallo prezioso degli anni Duemila a quella del re delle criptovalute? “In molti hanno chiamato il bitcoin “oro digitale”, tentando di dare il ben servito al metallo giallo, a detta loro ormai obsoleto – afferma De Casa -. Il fatto di avere seimila anni di storia, invece, è una forza aggiuntiva e non un fattore negativo per l’oro. Il mercato aureo è decisamente più ampio di quello di tutte le criptovalute, offre maggiore liquidità e una volatilità minore. Ho presentato i (pochi) punti in comune fra i due, per vedere come al momento il vero oro sia ancora quello che tutti conosciamo. In futuro si vedrà”.