Facebook: in arrivo il tasto non mi piace, come funziona
Piccola grande rivoluzione in casa Facebook. Durante l’ultimo meeting dedicato agli sviluppatori tenuto a Menlo Park, sede del social network per antonomasia, Zuckerberg ha sorpreso la platea affermando: “Ci chiedete da tempo di introdurre il pulsante “Non mi piace” e abbiamo deciso di ascoltarvi”. In realtà, non si tratta di un fulmine a ciel sereno in quanto lo stesso Zuckerberg, in più occasioni, ha lasciato intendere che il suo team di sviluppatori era al lavoro per introdurre la nuova funzionalità così ampiamente attesa dai milioni di utilizzatori nel mondo.
Il progetto, sebbene in cantiere da diverso tempo, non ha mai visto la luce in quanto l’idea di poter esprimere dissenso verso contenuti pubblicati dagli utenti del social network spaventa non poco i manager del colosso americano, impauriti che tante aziende vengano subissate da vagonate di dislike ad ogni minima controversia per poi decidere di abbandonare il social network e di conseguenza le loro costose campagne pubblicitarie su di esso.
Come precisato meglio nel corso del suo intervento, il fondatore e CEO di Facebook, ha tenuto a sottolineare che l’introduzione del nuovo pulsante non rappresenta uno strumento per fornire la possibilità di esprimere un giudizio negativo. Viceversa, il pulsante “Non mi piace” servirà per esprimere empatia e vicinanza nei confronti di post e contenuti che veicolano messaggi per i quali il “Mi piace” rischierebbe di essere fuori luogo o facilmente fraintendibile.
Immaginiamo che un utente posti una foto che ritrae bambini in uno scenario di guerra o situazioni simili. Com’è prevedibile, un tale contenuto genererebbe la volontà di tantissimi utenti di esprimere la loro solidarietà verso queste situazioni di profondo disagio. Al momento, l’unico strumento per esprimere tale volontà è dato dal pulsante “Mi piace” che rappresenta una “dichiarazione” totalmente opposta a quella che di fatto si vuole comunicare.
Dunque, il pulsante dislike non rappresenterà affatto l’alter ego dell’ormai famigerato like ma permetterà semplicemente di esprimere la propria empatia e vicinanza verso situazioni per le quali un like potrebbe risultare fuori luogo o di cattivo gusto.
Alla luce di ciò, la portata rivoluzionaria del nuovo pulsante viene ridimensionata di molto. Gli utenti erano più propensi ad ottenere un pulsante “Non mi piace” del tutto equivalente dal punto di vista funzionale a quello del “Mi piace”. Come viene offerta la possibilità di esprimere un parere positivo nei confronti di un contenuto nello stesso modo dovrebbe essere offerta la possibilità di esprimere un parere negativo. D’altro canto, ancora una volta il business l’ha fatta da padrone, indirizzando e condizionando le scelte del management.
Al momento, non è dato sapere quando il nuovo pulsante farà la sua comparsa sui nostri monitor. La sua definizione tecnica è ancora nelle mani dei progettisti di Facebook. Quel che è certo, ha precisato il guru di Menlo Park, è che non verrà creato un sistema di commenti basato sulla contrapposizione tra favorevoli e contrari.