IMU 2015: quando, chi e come si paga
IMU 2015: mini-guida alla scadenza del 16 giugno
IMU 2015: la guida per arrivare preparati alla scadenzaIl 16 giugno scade il pagamento dell’acconto Imu 2015, per le abitazioni private, ad uso commerciale e terreni. Il saldo invece dovrà essere pagato entro il 16 dicembre, la cui aliquota verrà decisa in seguito dai singoli Comuni e pubblicata sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanza entro il 28 ottobre, altrimenti rimarranno in vigore le aliquote 2014. L’Imu – Imposta Municipale sugli Immobili – è una tassa il cui importo confluisce nelle casse dei comuni per finanziare i servizi da questo erogati ai cittadini. Introdotta dal governo Monti nel 2013, con la legge di stabilità, ha sostituito l’Ici.
Immobili soggetti a Imu
Sono soggetti all’imposta: gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9, ovvero abitazioni di lusso, ville e castelli, le seconde abitazioni, le aree fabbricabili, i terreni agricoli e tutti gli immobili ritenuti strumentali.
Chi deve pagare
I soggetti passivi di imposta sono rappresentati da coloro che vantano diritti di proprietà o di godimento sull’immobile, in questo caso rientrano l’usufruttuario, il locatario, che acquisisce in leasing l’edificio e chi vanta diritti d’uso, di abitazione, di superficie e di enfiteusi ed infine anche il concessionario relativamente ai beni appartenenti al Demanio.
Esenzioni
Non sono assoggettati all’imposta:
– la casa principale, ritenuta tale quella dove il proprietario e la sua famiglia risiedono abitualmente, e le relative pertinenze (solo una per tipo);
– gli immobili destinati a prima casa, di proprietà di cooperative edilizie o quelli considerati come alloggi sociali, così come definiti dal Ministro delle infrastrutture e destinati a persone disagiate;
– i fabbricati realizzati da imprese costruttrici e destinati alla vendita, se ancora non sono stati venduti o affittat;
– l’abitazione assegnata al coniuge in caso di separazione o divorzio;
– i terreni montani;
– gli immobili adibiti ad uso religioso o di proprietà di Stati esteri o organizzazione interazionali.
Come si calcola
Per calcolare l’Imu dovuto si deve considerare il valore della rendita catastale, rivalutato del 5% e moltiplicata per determinati coefficienti stabiliti dalle leggi in materia e che cambiano a seconda del tipo di immobile. L’importo ottenuto rappresenta l’imponibile su cui applicare le aliquote fissate dal comune dove l’immobile ha sede. Nel caso di terreni si deve prendere come riferimento il reddito dominicale, che non è soggetto a rivalutazione.
Da notare che le aliquote da considerare per l’acconto sono quelle previste nel 2014, che potrebbero variare come detto precedentemente al momento del saldo di dicembre.
Per gli immobili delle categorie A1, A8 e A9, è possibile applicare una detrazione superiore a 200 euro, determinata dal comune. Mentre per quelli inagibili il tributo è ridotto del 50%. Il requisito delll’inagibilità deve essere attestata da una perizia realizzata da un incaricato dell’Ufficio tecnico del comune. La stessa agevolazione spetta agli edifici a cui è stato riconosciuto un interesse storico.
Come si paga
Il pagamento può avvenire tramite bollettino postale o modello F24, che deve riportare il codice tributo, diverso a seconda dell’immobile a cui si riferisce. Più precisamente nel dettaglio i codici sono:
* 3912 per abitazione principale e pertinenze;
* 3913 per fabbricati rurali ad uso strumentale;
* 3916 per altri fabbricati.