Elezioni regionali e comunali: quando, dove e come si vota
Domenica 31 maggio, dalle 7.00 alle 23.00 si terranno le Elezioni Regionali ed Amministrative 2015. Saranno chiamate a rinnovare il consiglio regionale Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia mentre in oltre mille Comuni italiani si voterà per il primo cittadino ed il relativo consiglio comunale. Anticipano il voto a domenica 10 maggio Trentino Alto-Adige e Valle d’Aosta mentre in Sicilia si vota sia il 31 maggio che il 1° giugno. L’eventuale turno di ballottaggio è fissato per il 14 giugno, se previsto dalla legge regionale di riferimento.
I comuni capoluogo di regione chiamate a scegliere il sindaco sono Aosta, Trento e Venezia mentre i comuni con più di 100.000 abitanti sono Andria, Bolzano, Giugliano in Campania. Saranno complessivamente quasi 23 milioni gli italiani chiamati a votare. In questo articolo spieghiamo come i differenti sistemi elettorali per la scelta del Sindaco e del Consiglio Comunale.
Come si vota nei Comuni inferiori ai 15.000 abitanti
Nei Comuni fino a 15.000 abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il Sindaco che i Consiglieri Comunali.
Ogni candidato alla carica di primo cittadino sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere.
Sulla scheda si troverà già stampato il nome del candidato Sindaco, ed accanto il simbolo della lista che lo appoggia.
Viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti: solo nel caso di parità assoluta fra due candidati, si tornerà a votare la seconda domenica successiva. In caso di ulteriore parità , verrà eletto il Sindaco il candidato più anziano.
Non è possibile il voto disgiunto: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia.
Come si vota nei Comuni superiori ai 15.000 abitanti:
Nei Comuni con più di 15.000 abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale si troveranno i nominativi dei candidati per la carica di Sindaco affiancati dal simbolo o più delle liste che lo appoggiano.
L’elettore può esprimere il proprio voto secondo tre diverse modalità :
1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, in questo modo la propria preferenza viene data alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato;
2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, con eventuale preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: in questo modo si effettua il cosiddetto “voto disgiunto”;
3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco senza indicare preferenza per alcuna lista.
Nei Comuni con più di 15.000 ab. è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).
Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio).
In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio).
Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi.
I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste secondo il criterio proporzionale delle preferenze ottenute.
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