La batteria domestica di Tesla

Scritto il alle 12:20 da Redazione Finanza.com
La batteria domestica di Tesla: sarà una rivoluzione?

CHE COSA E’ LA BATTERIA DOMESTICA DI TESLA
Tesla Powerwall è una batteria ricaricabile prodotta dall’azienda californiana Tesla Energy che promette di rivoluzionare il mondo dell’energia elettrica. Non si tratta sicuramente del primo prodotto del genere messo sul mercato ma rispetto a tutti gli altri ha il vantaggio di essere una sorta di ‘accumulatore’ molto capiente e di avere un costo decisamente più contenuto.

Questa nuova batteria ricaricabile è stata progettata da Elon Musk, amministratore delegato della società con sede a Palo Alto, nella Silicon Valley. Il sogno di Musk è quello di rendere tutte le abitazioni, anche quelle meno esposte alla luce solare, totalmente autosufficienti dal punto di vista energetico e sembra proprio che con Tesla Powerwall sia stato fatto un grande passo in avanti verso questo obiettivo anche se, come precisa lo stesso ideatore, non è ancora in grado di azzerare del tutto il consumo di energia elettrica non solare.

Tecnicamente Tesla Powerwall è una comune batteria a ioni di litio che ha dimensioni abbastanza contenute rapportate alla sua capacità energetica. Misura, infatti, circa 86 centimetri di larghezza per 20 di spessore ed ha un peso complessivo di quasi cento chilogrammi. Tesla Powerwall è pensata per essere installata alle pareti di casa e per questa verrà prodotta in colori diversi così da potersi armonizzare perfettamente all’interno degli ambienti domestici. La sua installazione non richiederà più di un’ora di tempo ma dovrà essere effettuata esclusivamente da tecnici specializzati.

COME FUNZIONA TESLA
Tesla Powerwall non è altro che una batteria elettrica per uso domestico che si ricarica sfruttando l’energia solare catturata da pannelli fotovoltaici, altro settore energetico importante in cui Musk è già presente con la SolarCity. Ma può essere ricaricata anche attraverso il collegamento alla rete elettrica di casa, assorbendo energia nelle ore notturne nelle quali il costo è minore.

L’obiettivo di questa batteria ricaricabile è quello di sfruttare energia nei momenti della giornata nei quali c’è più bisogno – come ad esempio le ore serali – ma che, allo stesso tempo, sono quelle nelle quali è più difficile produrre e accumulare energia solare. E’ proprio in questo che consiste, poi, la novità di Tesla Powerwall: una ‘memoria’ più capiente rispetto agli altri prodotti simili sul mercato che grazie alle sue capacità di accumulazione permette a questa batteria ricaricabile di essere sfruttabile quando la necessità è maggiore. Sarà poi possibile installare più di una batteria e collegarle tra loro, in modo da incrementare il fabbisogno.

QUANTO COSTA E DOVE SI PUO’ COMPRARE
Al momento Tesla Powerwall non è ancora in commercio: la sua vendita ufficiale partirà la prossima estate e sarà distribuita all’inizio solo negli Stati Uniti. Ancora non si conoscono date precise per la vendita della batteria ricaricabile negli altri paesi è l’unica certezza al momento è che la prima nazione europea nella quale sarà distribuita è la Germania.

Il costo di un modello base – capace di ‘distribuire’ energia a 7 kWh – sarà di circa 3000 euro, (installazione e inverter esclusi, la cui spesa ulteriore ammonta a circa 4mila dollari) mentre il modello da 10 kWh ha un prezzo di 3500 euro. Per le aziende invece è stata studiata la versione da 100 kWh, chiamata Powerpack con la garanzia di 10 anni di ricariche. Per avere un’idea dei valori, la batteria da 10 kWh è in grado di fornire 1000 watt per 10 ore: un normale frigorifero funzionante consuma ogni 24 ore 4,8 kWh mentre un tv al plasma con un accensione  media di 5 ore al giorno richiede circa 280W. Con Tesla Powerwall, l’a.d. Musk si pone un obiettivo enorme: convertire l’intero fabbisogno energetico mondiale alle fonti rinnovabili e arrestare l’aumento della produzione di gas serra.

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3 commenti Commenta
ob1KnoB
Scritto il 4 Maggio 2015 at 14:58

ciao kry.
un po’ ne mastico di sta cosa. lascia perdere i commenti…non è un crack come presentato forse, ma per chi ha già un fv domestico incentivato o un mini eolico c’è polpa.

kry
Scritto il 4 Maggio 2015 at 21:01

ob1KnoB@finanzaonline,

Grazie. Ciao.

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