Sconto benzina “evapora” per colpa del Super-Franco. E’ malcontento tra i confinanti con la Svizzera
Sconto benzina “evapora” per colpa del Super-Franco. E’ malcontento tra i confinanti con la Svizzera
“Dal 23 gennaio sconto benzina fascia A euro 0,15. Fascia B euro 0,07. No Gasolio“.
Con questa fredda dicitura riportata sullo scontrino del benzinaio i residenti lombardi prossimi al confine Svizzero hanno scoperto che il loro sconto per il rifornimento di benzina si è drasticamente ridotto nelle ultime giornate. Nell’immagine qui a lato potete vedere la ricevuta di uno scontrino emesso proprio questa mattina da un benzinaio della provincia di Varese che attesta quanto sopra.
Insomma, ad oggi per i cittadini lombardi residenti in prossimità con il confine con la Svizzera fare benzina risulta meno conveniente rispetto a pochi giorni or sono quando si beneficiava di agevolazioni decisamente più elevate. La Regione Lombardia ha infatti tagliato drasticamente gli sconti previsti come risposta alla poderosa salita del Franco Svizzero contro l’euro che ha portato la Swiss National bank a rimuovere il floor di 1,20 nel cambio tra le due valute lo scorso 15 gennaio. (per approfondimenti leggi Guerra valute SNB vittima del QE della Bce)
Come si evince dallo scontrino, chi appartiene alla fascia A Lombarda (i residenti entro qualche chilometro dal confine svizzero, ndr) ha visto il proprio “sconto” passare da 33 a 15 centesimi al litro; invece le persone che appartengono alla fascia B dai precedenti 25 centesimi possono ora pagare la benzina “soli” 7 centesimi in meno rispetto al prezzo pieno del benzinaio.
Anche quel semplice “No Gasolio” assume una certa rilevanza in quanto, altra conseguenza di quello che è accaduto al franco svizzero riguarda invece la carta sconto per le autovetture alimentate diesel, che per le province lombarde di confine era prevista partire proprio dal 1° febbraio 2015 e che invece, a quanto pare, non entrerà in vigore almeno fino a quando il prezzo del gasolio in Italia supererà di cinque centesimi quello svizzero.
Ricordiamo che questa scontistica nasceva da un’esigenza pratica: disincentivare gli abitanti al confine ad andare a rifornirsi in Svizzera allettati da prezzi significativamente più bassi.
Pur rimanendo uno sconto significativo (si noti come lo scontrino riporti nonostante tutto un “beneficio” di ben 8 euro per il pieno effettuato questa mattina) sembra crescere il malcontento di chi, abituato da anni a godere di una sorta di privilegio si veda improvvisamente costretto a pagare i più per rifornirsi alla pompa. “Non è giusto! Ci hanno dimezzato lo sconto. Ora farò bene i calcoli prima di fare il pieno alla mia macchina. E appena potrò tornerò a fare il pieno in Svizzera”. Questa l’opinione raccolta proprio questa mattina da un cittadino lombardo intento a rifornirsi alla pompa.
Cittadino che forse dimentica che rimane in ogni caso un fortunato visto che chi non rientra nella famigerata Fascia A o fascia B da sempre è costretto a pagare il prezzo pieno per fare il pieno alla propria auto. Come dire: mal comune, mezzo gaudio.