Germania: a Berlino metro h24 per contrastare incidenti e morti

La decisione era stata presa nel 2006, in occasione della disputa dei mondiali di calcio, poi l’apertura 24 ore su 24 della Metro di Berlino è stata confermata anche dopo la fine ed ora se ne traggono i benefici con un drastico calo degli incidenti e dei morti.

L’apertura notturna della Metro è una grande risorsa per la città.
Abbattere il numero dei morti per incidenti nei sabato sera di tutto l’anno; è questo il risultato che il servizio dei trasporti pubblici di Berlino ha ottenuto prolungando quella che era solo una misura temporanea, l’apertura nelle notti dei weekend e dei giorni festivi, Inizialmente si era pensato di attuare l’apertura notturna durante il periodo dei mondiali 2006, una soluzione che aveva interessato anche altre città, poi la decisione della proroga. A distanza di anni, i dati degli incidenti e dei morti danno ragione a chi volle prolungare nel tempo questo servizio. 

I numeri e la sicurezza.
Berlino è oggi una delle città tedesche più sicure quando si parla di incidenti stradali, ed una delle ragioni che hanno contribuito ad ottenere questo risultato è senza dubbio la grande “capillarità” della metropolitana, ma anche dei servizi di bus e tram, oltre che la loro qualità. Gli ultimi dati disponibili, quelli relativi allo scorso anno, indicano che i morti per incidenti stradali sono stati solo 37, in calo rispetto all’anno precedente quando se ne erano registrati 42 ed in nettissimo calo rispetto al 1990, quando il loro numero era di 226. Se si paragona la capitale tedesca con quella italiana, si vede che a Roma nel 2013 se ne sono registrati 101, un numero che rappresenta quasi il triplo di Berlino. Gli effetti della grande disponibilità di corse notturne servono soprattutto per chi è stanco, sia per essere stato in giro a lungo, ed ancor di più per chi ha abusato dell’alcol. Per queste persone non dover utilizzare la propria vettura sia per tornare a casa che per recarsi in altri locali aperti tutta la notte, è la soluzione ideale. Tra l’altro il viaggio in metro se le persone si trovano in compagnia e sono di buon umore, può diventare anche una piacevole occasione per condividere questo buon umore con gli altri. Naturalmente oltre ai “pro”, non mancano nemmeno i “contro”, come gli ubriachi che inveiscono contro le altre persone oppure sporcano i vagoni, ma sicuramente questi danni sono minori di quanto potrebbe accadere se le stesse persone si mettessero alla guida di una vettura.

Gli orari e le frequenza.
Per le persone che usano la metro nelle notti del venerdì o del sabato, l’attesa massima per poter salire su un vagone della metro è di 15 minuti, ed anche negli altri giorni della settimana, quando le linee della metro sotterranea, o fuori terra sono sostituite dagli autobus, si attendono al massimo 15 minuti, in quanto la puntualità è la norma per chi gestisce questi servizi. Inoltre non ci sono problemi per quanto riguarda la sicurezza sia dei passeggeri che dei conducenti, e la mancata esistenza del problema si apprezza anche dal fatto che non vengono rilasciati dati riguardanti questo aspetto. 

Il costo dei biglietti
Il costo dei biglietti per una corsa nella zona centrale di Berlino è di 2,60 euro, certamente alto se paragonato al costo della vita nella capitale tedesca, ma chi utilizza questi servizi può fare sicuramente a meno della propria auto. Se si opta per l’abbonamento mensile si spendono 78 euro, che si riducono a 57, se si sceglie l’abbonamento che nei giorni feriali serve solo dalle 10 del mattino alle 3 della notte, mentre nei weekend e festivi vale per 24 ore. Cifre che purtroppo saliranno a breve, per i costi della manutenzione sia delle linee che dei mezzi che ci viaggiano, oltre alla costruzione di nuove linee che spingono ancora più vanti la caratteristica della “capillarità”. 

Le altre città
I dati positivi registrati a Berlino hanno fatto si che in altre città tedesche, come ad esempio Amburgo e Stoccarda, dei comitati composti da cittadini, hanno richiesto che sia adottato lo stesso principio in atto a Berlino, un principio che fuori dalla Germania, è già parzialmente in uso a Vienna, in Austria, fin dal 2010.