iPhone: arriva Wirelurker il primo vero virus dello smartphone di Apple

Scritto il alle 10:00 da Redazione Finanza.com

La mancanza di virus in grado di colpire i dispositivi proprietari è da sempre uno dei punti di forza della Apple ma con la grande diffusione planetaria dei dispositivi del gigante di Cupertino, le possibilità che gli hacker preparassero un virus ad hoc, in grado di violarne la sicurezza, sono notevolmente cresciute negli anni, fino alla comparsa di WireLurker, il primo virus che colpisce iPhone e Mac. 

WireLurker, il primo virus a colpire i dispositivi Apple
Il virus è stato scoperto poco prima dell’attacco su vasta scala organizzato dagli hacker ed è quindi limitato ad alcune zone, dove era stato “provato”, come ad esempio la Cina. Facile prevedere che la Apple metterà subito a disposizione degli utenti tutti gli strumenti per contrastare WireLurker, ma ciò che più preoccupa i fan della Apple è la fine dell’assioma secondo cui i dispositivi della mela morsicata sarebbero immuni da ogni tipo di virus, diversamente da quanto avviene per i dispositivi Android e Windows
Il malware è stato individuato dalla società di Santa Clara Palo Alto Networks e ha colpito esclusivamente il mercato cinese, dove gli hacker ne stavano testando le potenzialità, prima di una probabile diffusione su larga scala.

WireLurker, quali sono i dati a rischio

Il malware è in grado, potenzialmente, di carpire tutti i dati presenti sui dispositivi Apple e quindi, oltre a foto e video, anche i contatti presenti sulla rubrica e altri dati sensibili, come l’elenco delle chiamate, il contenuto dei messaggi e così via, con gravi violazioni della privacy degli utenti colpiti. Fortunatamente non sono stati segnalati casi di installazione del virus nel mercato occidentale, e difficilmente si verificheranno, a causa delle peculiarità nella diffusione del malware.

WireLurker, modalità di diffusione

Seguendo alla lettera le indicazioni della Apple, le possibilità di installare un malware sono remote, e infatti i dispositivi infettati hanno posto in essere azioni sconsigliate dalla società di Cupertino.
I principali veicoli per la diffusione dei virus restano gli store non ufficiali, dove è possibile scaricare applicazioni, in alcuni casi in maniera illegale. Nel caso specifico di WireLurker, lo store non ufficiale era il cinese Maiyadi, dove era possibile scaricare app che contenevano il virus. 
Apple ostacola e sconsiglia di effettuare il jailbreak e non solo per questioni puramente economiche (possibilità di installare applicazioni e programmi da piattaforme alternative allo store ufficiale) ma anche per preservare l’integrità del dispositivo. Come dimostrato da WireLurker (i dispositivi su cui erano stato effettuato il jailbreak sono stati i più colpiti) questa operazione non può essere condotta in alcun caso da chi non ha conoscenze avanzate. 
In linea di massima, per evitare in futuro spiacevoli conseguenze, è preferibile non effettuare jailbreak sul proprio dispositivo e rivolgersi sempre agli store ufficiali. 

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