Come funziona il modello 730 precompilato. Rivoluzione per dipendenti e pensionati

Scritto il alle 09:27 da Redazione Finanza.com

Il Fisco prova ad andare incontro ai cittadini con l’introduzione del modello 730 precompilato. Il governo ha approvato in via definitiva il decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali in cui spicca l’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata per lavoratori dipendenti e pensionati. Il dl prevede anche numerose misure di semplificazione e snellimento di adempimenti relativi alle persone fisiche, alle società e ai rimborsi fiscali, oltre alla eliminazione di adempimenti superflui.

Al via nel 2015, risparmi per 1,8 mld di euro per i cittadini
A partire dal prossimo anno i lavoratori dipendenti e i pensionati avranno a disposizione una dichiarazione dei redditi precompilata. L’introduzione della dichiarazione precompilata è stata battezzata da palazzo Chigi come “una rivoluzione nella gestione del rapporto tra Amministrazione finanziaria e cittadino“. Il provvedimento riguarderà a partire dal prossimo anno circa 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati). Negli scorsi mesi il Codacons aveva quantificato in 1,8 miliardi di euro i potenziali risparmi di costi nel 2015.

Come funziona la dichiarazione precompilata
Attualmente spetta al contribuente l’indicazione dei dati per la compilazione del modello dichiarativo e l’amministrazione finanziaria è chiamata poi ad effettuare le verifiche e a comunicarne gli esiti. Con l’invio della dichiarazione precompilata, invece, è l’Amministrazione finanziaria il soggetto obbligato a raccogliere ed elaborare i dati, al fine di inviarne le risultanze al contribuente, secondo una rigida scadenza temporale.
Al contribuente rimane l’obbligo di verificare l’esattezza e la completezza dei dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria. Peraltro, l’adozione del modello della dichiarazione precompilata determina una ridefinizione del ruolo oggi svolto dai soggetti che effettuano l’assistenza fiscale del contribuente. Se la dichiarazione è presentata a un CAF o a un professionista abilitato, i controlli documentali saranno effettuati, mediante richiesta, al soggetto che ha apposto il visto di conformità, anche in relazione ai dati forniti all’Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi (banche, assicurazioni, ecc), senza più rivolgersi al cittadino. In tal caso, il CAF o il professionista hanno a disposizione 60 giorni per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Entrate della documentazione e dei chiarimenti richiesti. Entro lo stesso termine di 60 giorni devono essere versate le somme richieste a seguito dei controlli nei confronti dei suddetti intermediari.

Accesso al modello precompilato via internet, CAF o sostituto d’imposta
Entro il 15 aprile di ciascun anno la dichiarazione precompilata viene resa disponibile in via telematica al contribuente, che può accettarla oppure modificarla, rettificando i dati comunicati dall’Agenzia e inserendo ulteriori informazioni. Il contribuente accede alla dichiarazione precompilata attraverso i seguenti canali:
-direttamente online tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate;
-conferendo apposita delega al proprio sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale;
-conferendo apposita delega a un centro di assistenza fiscale o a un professionista abilitato.
L’Agenzia delle Entrate successivamente potrà individuare eventuali ulteriori sistemi alternativi per rendere disponibile al contribuente la propria dichiarazione precompilata. Rimane ferma la possibilità per il contribuente di presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie, compilando il modello 730 o il modello Unico Persone fisiche.
Per l’elaborazione della dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle Entrate utilizzerà le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria (ad esempio la dichiarazione dell’anno precedente e i versamenti effettuati), i dati trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi (ad esempio, compensi per attività occasionali di lavoro autonomo).

Doppio binario per il contribuente
Il contribuente può accettare la dichiarazione precompilata ricevuta dall’Agenzia o eventualmente modificarla, direttamente (anche per il tramite del sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale) o attraverso i CAF e i professionisti abilitati. In caso di accettazione senza modifiche della dichiarazione proposta dall’Agenzia delle Entrate direttamente dal contribuente, non si effettua il controllo formale sui dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione forniti dai soggetti terzi. In caso, invece, di modifiche effettuate direttamente dal contribuente (anche tramite il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale), che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non si applicano le esclusioni dal controllo formale. Nel caso in cui la dichiarazione venga presentata, con o senza modifiche, tramite CAF o professionisti abitati, questi ultimi sono tenuti all’apposizione del visto di conformità sui dati della dichiarazione, compresi quelli forniti con la dichiarazione precompilata (oneri deducibili, detraibili ritenute). Recependo il parere delle Commissioni parlamentari è stato stabilito che la responsabilità dei CAF per visto infedele sia esclusa quando lo stesso visto sia stato indotto dalla condotta dolosa del contribuente. Qualora il CAF o il professionista, entro il 10 novembre dell’anno in cui la violazione è stata commessa, trasmetta una dichiarazione rettificativa del contribuente, gli intermediari sono chiamati al pagamento della sola sanzione, ferma restando la richiesta di pagamento a carico del contribuente per l’imposta e gli interessi. In tali casi, la sanzione a carico del CAF o del professionista è ridotta ad un ottavo se il versamento è effettuato entro la stessa data del 10 novembre.

Termine unico il 7 luglio per presentazione modello 730
E’ infine prevista l’unificazione alla data del 7 luglio dell’anno successivo al periodo d’imposta al quale si riferisce la dichiarazione, del termine per la presentazione del modello 730, sia se ciò avviene direttamente dal contribuente, sia se la trasmissione avviene tramite sostituto d’imposta oppure mediante CAF o professionista.
A partire dalla dichiarazione dei redditi da presentare nel 2016, relativa all’anno d’imposta 2015, l’implementazione delle informazioni preliminarmente acquisite dall’Agenzia delle Entrate con i dati del sistema Tessera Sanitaria consentirà di inserire nella dichiarazione i dati relativi alle spese mediche, di assistenza specifica e delle spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta.

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