I calciatori meno pagati della Serie A Tim italiana 2014/2015
Generalmente, si pensa ai calciatori professionisti come ad una categoria di privilegiati che vengono pagati milioni di euro ogni anno per praticare uno degli sport più amati del mondo.
Nonostante alcuni degli atleti più famosi abbiano stipendi da capogiro – 6,5 milioni netti l’anno per De Rossi, comunque ben lontani dai 22,5 netti percepiti da Leo Messi o dai 17 di Cristiano Ronaldo – nel calcio italiano esistono calciatori con stipendi quasi ‘normali’, che ricevono dalle loro società bonifici mensili di poche migliaia di euro.
Il calciatore meno pagato della Serie A 2014/2015 è il difensore Romano Perticone, ventottenne in forza all’Empoli. Per l’ex promessa del Milan – debuttò in massima serie nel 2004/2005 – un salario annuale di 90 mila euro netti, pari a 7500 euro mensili.
Nonostante si tratti sempre di uno stipendio considerevole se lo si compara con quello dei calciatori delle divisioni inferiori e soprattutto con quello medio dei lavoratori italiani, bisogna considerare che si tratta di una professione che si può svolgere per un periodo limitato della propria vita.
Di conseguenza, escludendo i campioni con stipendi milionari, per la maggior parte dei calciatori il momento del ritiro coincide con lo scontro con la dura realtà del mondo del lavoro.
Alcuni riescono a rimanere nell’ambiente, dedicandosi a fare gli allenatori, i preparatori o i commentatori televisivi; altri spesso iniziano un’attività imprenditoriale con il denaro risparmiato durante gli anni di carriera.
Nonostante questo, alcuni calciatori, soprattutto stranieri, si trovano a dover fare i conti con la dura realtà e spesso devono dedicarsi a mestieri ‘normali’.
Ha suscitato molto clamore il caso di Wilfred Agbonavbare, ex portiere del Rayo Vallecano e della nazionale nigeriana che dopo il ritiro per guadagnarsi da vivere si è dedicato a fare l’addetto al carico-scarico per l’azienda di corrieri MRW.
In un’intervista alla televisione spagnola, Agbonavbare ha commentato amaramente che gli stipendi per i calciatori delle squadre minori della Liga non gli hanno permesso di risparmiare denaro a sufficienza, soprattutto considerando che inviava denaro ai figli in Nigeria per permetter loro di studiare.
Il caso di Agbonavbare rappresenta ovviamente un limite, ma è eccellente per esemplificare la situazione del mondo del calcio, dove pochi guadagnano cifre da capogiro mentre la maggior parte percepisce stipendi decisamente minori.
Per esempio, il solo Daniele De Rossi guadagna più di tutti i calciatori dell’Empoli o del Cesena messi assieme: i 27 membri della rosa della società toscana (in cui milita anche Perticone) guadagnano complessivamente 4,6 milioni netti; i 29 tesserati per i romagnoli giungono a guadagnare in totale 5,7 milioni.
Tra i meno pagati della Serie A, che guadagnano poche migliaia di euro al mese, si annoverano anche il romanista Antonio Sanabria gli interisti Donkor e Berni: non solo le piccole squadre hanno calciatori a ‘stipendio ridotto’. Anche le big, soprattutto dopo l’arrivo della crisi anche nel mondo del calcio, hanno iniziato a dover fare i conti con la riduzione degli ingaggi.
In ogni caso, se in Serie A il calciatore meno pagato guadagna 7500 euro al mese, in Serie B molti atleti non guadagnano più di 3/4 mila euro mensili.
In Lega Pro la maggior parte dei calciatori non porta a casa più di 1500 euro al mese, poco più di un operaio.