Padova: La capitale dei divieti?

Scritto il alle 15:00 da Redazione Finanza.com

La capitale culturale ed economica del Veneto. Questo è l’obiettivo del sindaco di Padova Massimo Bitonci, un obiettivo da raggiungere con regole e pene più severe per tutti. Il primo cittadino difende a spada tratta il suo ultimo, contestato provvedimento, già bersaglio di polemiche prima ancora della sua effettiva entrata in vigore. L’ordinanza, che dovrebbe avere piena efficacia dopo il consiglio comunale del 29 settembre, raccoglie poco più di 30 divieti, che in bene (per alcuni) o in male (per altri) cambieranno le abitudini di cittadini, turisti e studenti universitari.

Sarà bandita, per esempio, una tradizione secolare come quella dei “papiri” di laurea su alcuni dei muri della città, così come il lancio di uova e farina in piazza verso il neo-dottore. I divieti mirano, secondo la giunta Bitonci, a diminuire il tasso di degrado all’interno della città. Ecco pronte quindi maggiori pene anche per l’accattonaggio o per l’allestimento di mercatini abusivi. Tra i più contestati senz’altro il divieto di bere qualsiasi tipo di alcolico al di fuori dei locali adibiti, oltre alla proibizione, specifica per gli abitanti del centro, di stendere i propri panni umidi fuori dalle finestre. Altro pomo della discordia, il divieto di sdraiarsi sulle panchine del parco pubblico.

Non tutte le nuove proibizioni hanno comunque ricevuto una cattiva accoglienza. Sono stati infatti salutati con favore, ad esempio, il divieto di incidere scritte di qualsiasi genere sulle cortecce degli alberi, nonchè l’ulteriore inasprimento delle pene per chi dal proprio appartamento causa disturbo ai vicini con suoni e rumori molesti. Troppo poco, però, per l’associazione civica Antigone per i diritti dei carcerati, che si scaglia senza mezzi termini contro il provvedimento del sindaco di Padova: “Ci auguriamo che sia uno scherzo”, è stato il giudizio secco, bollando le nuove norme come frutto di un’idea della politica e della giustizia illiberale e classista. Nonostante questa bocciatura tout court, il sindaco Bitonci sembra intenzionato a non arretrare di un passo. “Vietare di chiedere l’elemosina all’aperto, o di farlo con petulanza, è un modo per porre un argine al racket che c’è dietro”, ha dichiarato lo stesso primo cittadino, che difende a spada tratta la propria idea e la mentalità a cui è ispirato. Giustificazioni considerate però insufficienti dai collettivi civici, tanto da scatenare una protesta di più di 300 fra studenti, cittadini e turisti riuniti nel piazzale davanti Palazzo della Regione. I manifestanti si sono detti decisi a rispondere colpo su colpo alla nuova ordinanza, e dunque via ad abbigliamento stravagante, bivacchi, spettacoli di musica e giocoleria e panni stesi poco fuori dalle finestre. “Il nuovo regolamento non affronta i veri problemi della città, è uno specchietto per le allodole”, ha dichiarato Maurizio Marinaro, segretario della lista civica Padova2020. Al suo fianco, tra gli altri, anche il presidente di Legambiente Padova Andrea Ragona e Vincenzo Romania, esponente di punta di Sel Padova, pronti a far sentire la propria voce tramite la disobbedienza civile. Con il sindaco si schiera anche Mariella Mazzetto, vicepresidente del consiglio comunale: “La Giunta Bitonci non sta facendo altro che realizzare, punto dopo punto, il programma elettorale che i padovani hanno promosso con il voto di primavera”, ha chiosato, bocciando inoltre le proteste dei movimenti locali come un volersi attestare al livello degli appartenenti ai centri sociali. La sfida è lanciata, e quella che si preannuncia sembra essere a tutti gli effetti una lotta senza quartiere.

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2 commenti Commenta
dfumagalli
Scritto il 14 Settembre 2014 at 17:42

Fa solo bene. Io vivo ora all’estero, dove sono ancora più severi di lui. Guarda caso le città sono più pulite e disciplinate e meno in mano a squatter e altro sottobosco squalificante.

pulirelitalia
Scritto il 15 Settembre 2014 at 13:38

Non e’ solo Padova, ma e’ l’Italia deve comunque cambiare, come si fa quando ci sono situazione come quelle di Retelit che non vengono analizzate come si deve? Pazzesco…

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http://www.retelitfraud.com/che-cazzo-stanno-facendo-adesso/

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