Stanze in affitto: In Italia cresce la tendenza di prenderle per breve periodo

Scritto il alle 10:30 da Redazione Finanza.com

La crisi economica che sta colpendo duramente il nostro paese sta influenzando in maniera notevole anche le modalità abitative in Italia. Un numero crescente di italiani mette a disposizione parti della propria casa, affittandole per periodi che diventano sempre più brevi ad altre persone, che per molteplici motivi hanno bisogno di prendere in affitto abitazioni o stanze per periodi brevi.

Il boom delle stanze in affitto per brevi periodi: le cause

Un numero crescente di italiani ha a disposizione abitazioni con dimensioni e numero di vani superiore alle attuali esigenze, soprattutto nel caso di immobili acquisiti per soddisfare le esigenze originarie di una famiglia venute meno, a causa dell’allontanamento dei figli (che hanno creato la propria famiglia) o della separazione dal coniuge. Nelle grandi città come Roma, Milano, Bologna e Firenze, dove c’è maggiore domanda di stanze da prendere in affitto, i proprietari riescono con relativa facilità ad affittare parti della propria abitazione, riuscendo ad arrotondare le proprie entrate mensili o ad ottenere entrate importanti, nel caso di abitazioni ubicate in posizioni centrali o strategiche.
Il fenomeno delle stanze in condivisione non è certamente una novità nel panorama abitativo italiano ma la tendenza in atto, esplicativa del particolare momento economico vissuto dal nostro paese, è la riduzione dei tempi di permanenza. In un contesto economico incerto, sempre più imprese sono costrette a ricorrere a contratti a termine (alcune per effettive necessità, altre per ottenere una becera riduzione dei costi, calpestando la dignità dei lavoratori), con orizzonte temporale che varia dal mese ai sei mesi. Molti lavoratori, soprattutto quelli che emigrano nelle grandi città in cerca di occupazione, in mancanza di serie alternative sono costretti ad accettare queste condizioni lavorative ma non possono permettersi di vincolarsi con un contratto d’affitto tradizionale (quattro anni, con rinnovo tacito per altri quattro) e in alcuni casi neanche con il contratto annuale, per evitare di incorrere in decurtazione della caparra in caso di partenza anticipata. Prendere in affitto una stanza (o un posto letto) per periodi brevi o brevissimi è sicuramente una soluzione ottimale per i lavoratori a tempo determinato, che possono accettare trasferimenti in altre città senza doversi sobbarcare penali dovute alla risoluzione anticipata del contratto, ma è compensata da un costo medio dell’affitto decisamente più elevato rispetto agli affitti per periodi più prolungati.
La tendenza è stata confermata da Jonathan Moore, manager di Easystanza.it, organizzazione che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di case o stanze in affitto. Le città in cui la modalità di affitto e condivisione delle stanze a breve termine mostrano i valori più elevati sono Milano (12.7%), Bologna (9.1%), Roma (8.9%) e Firenze (7.2%).

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