Ryanair ne è sicura: si potrà arrivare in USA con 10€!
Presto sarà possibile arrivare negli USA con un biglietto aereo da dieci euro. Le voci che circolavano da tempo al proposito, sono state confermate dall’annuncio dato da Ryanair, in base al quale nel volgere di pochi anni sarà varato un servizio di rotte low cost tra Stati Uniti ed Europa.
A ufficializzare la notizia è stato Michael O’Leary, il vulcanico amministratore delegato di Ryanair, il quale ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa tenuta a Dublino che i ticket per New York e Boston costeranno appena dieci euro, i quali diventeranno addirittura sette euro e trenta centesimi per il ritorno sul vecchio continente. Un annuncio destinato a far convergere sulla compagnia di Dublino l’attenzione dei media, come del resto sta già accadendo.
Va peraltro ricordato che si parla come al solito di prezzi base, cui andrebbero poi aggiunte le tasse (solitamente sui venti euro) e gli extra, come quelli derivanti dal deposito di bagagli, o l’acquisto di cibi e bevande nel corso del viaggio. Costi che spesso compensano la convenienza delle tariffe e che diventano quasi inevitabili in casi come quelli di un volo di sette o otto ore come nel caso degli States. Inoltre, ogni aereo della flotta avrà a disposizione un settore riservato alla business class o alla categoria premium, in modo da andare incontro alle esigenze di quel quindici per cento di clientela che non avrebbe problemi a pagare di più pur di avere maggiore comodità durante il viaggio.
L’annuncio di O’Leary arriva al termine di un anno abbastanza complicato, nel corso del quale Ryanair ha visto ridursi il fatturato e i profitti, oltre a dover subire forti critiche per un servizio giudicato ormai troppo spartano. Con rimostranze sempre più forti per un trattamento spesso sgarbato che ha spinto molti utenti a rivolgersi al diretto concorrente della compagnia irlandese, Easy Jet, che ha a sua volta notevolmente allargato giro di affari e fetta di mercato.
Un annuncio il quale assomiglia perciò ad un vero e proprio tentativo di riscossa teso a riconquistare la clientela persa nel corso degli ultimi mesi e che fa seguito ad altri provvedimenti che hanno già segnato un mutamento di marketing non indifferente. Nel quadro di questa offensiva, la compagnia aerea di Dublino aveva già deciso di permettere ai passeggeri di recare con sé all’interno del velivolo un secondo piccolo collo, un segnale di pacificazione con una clientela disamorata e sempre più delusa dai numerosi disservizi di Ryanair.
Il nuovo servizio per gli Stati Uniti dovrebbe partire entro sei mesi dal’acquisto dei quaranta aerei a lungo raggio di cui la compagnia necessita al fine di poter varare il collegamento tra le due sponde dell’oceano. I voli dovrebbero partire da quattordici grandi città del vecchio continente e raggiungere dodici o quattordici delle maggiori città americane.
Va però specificato che secondo il Telegraph, l’acquisto degli aerei potrebbe richiedere sino a cinque anni di tempo, al termine dei quali, chi vorrà recarsi a New York, Los Angeles o Washington, potrà farlo con una spesa che è analoga a quella cui deve oggi sottoporsi un viaggiatore che decida di andare Bologna a Milano in treno.