IG avvia il Regime amministrato, niente più calcoli fiscali per i trader
Semplificare la vita in uno degli ambiti più dolorosi per l’investitore italiano, il pagamento delle tasse. IG propone un nuovo servizio, il Regime amministrato, andando incontro alle necessità e alle richieste degli utenti. “Sarà la novità del nuovo anno – spiega Andrea Martella, sales executive di IG -. Il primo gennaio 2014 metteremo a disposizione dei clienti il servizio di sostituto d’imposta. Si potrà quindi scegliere tra Regime dichiarativo e Regime amministrato”.
Fino ad ora, come accade per la maggior parte dei broker e come continuerà ad accadere per quelli stranieri, era disponibile solo il primo regime che obbligava gli investitori a dichiarare plusvalenze e minusvalenze nella dichiarazione dei redditi. “Grazie al sostituto d’imposta saremo noi in automatico a occuparci del prelievo alla fonte. Non cambia ovviamente l’ammontare della tassazione, che rimane al 20%, ma sicuramente con il Regime amministrato togliamo un’incombenza e una preoccupazione ai nostri utenti e a quelli che apriranno un conto trading presso di noi”.
Tutta la gestione sarà automatizzata e terrà conto sia delle plusvalenze che delle minusvalenze da portare in detrazione: “Se su due investimenti il nostro cliente ottiene un guadagno di 400 euro e una perdita di 200 euro il sostituto d’imposta, cioè IG, si occuperà di trattenere il 20%, a fini fiscali, della plusvalenza al netto della minusvalenza”.
I clienti che già possiedono un conto trading in IG hanno avuto tempo fino allo scorso 16 dicembre per richiedere il passaggio, con riferimento al 2014. A chi invece decide di aprire un nuovo contro in IG verrà offerta la scelta tra le due soluzioni. “Molti dei nostri clienti hanno già richiesto di passare al Regime amministrato, tra l’85% e il 90% del totale e abbiamo avuto anche molte richieste tra chi ha aperto un nuovo conto. Non cambia nulla a livello di prelievo fiscale ma la comodità del sostituto d’imposta è sicuramente vincente”.