CFD Vstoxx: quando l’indice che segna il termometro della paura degli investitori può essere sfruttato per il trading

Scritto il alle 11:40 da Redazione Finanza.com

Continua ad arricchirsi l’offerta messa a disposizione degli investitori italiani da parte di IG. Dopo il recente successo ottenuto con il CFD sull’Ipo di Twitter, il leader mondiale dei Contract for Difference ha lanciato lo scorso 11 novembre un nuovo strumento: il CFD sulla volatilità delle opzioni ‘At the money’ dei 50 titoli che compongono l’indice Eurostoxx 50. Con un funzionamento analogo al più blasonato Vix, l’indice americano della volatilità delle opzioni delle 500 società statunitensi che formano l’S&P 500, il CFD Vstoxx rappresenta un modo immediato per monitorare il sentiment del mercato nei confronti dei titoli azionari dell’Eurozona. Fattore questo ancor più significativo in questa fase, specie se si considerano i risvolti che i diversi atteggiamenti delle Banche centrali americana ed europea potrebbero avere sulle prospettive dei rispettivi indici azionari.

Il CFD Vstoxx sintetizza infatti quanto gli investitori sono disposti a pagare per coprirsi dal rischio di discese dei prezzi dei titoli azionari. Più aumenta il valore del paniere, maggiori sono le aspettative ribassiste e di incremento della volatilità dei prezzi. Anche per questa ragione questi indici sono comunemente indicati come indici della paura.

Oltre a fornire uno spaccato immediato sul polso e sul sentiment del mercato, questi indici possono tuttavia anche essere usati per la propria attività di trading. Essendo la volatilità ciclica, ecco che il valore di questi panieri tende in genere a riportarsi sempre sui valori medi. Traducendo questa semplice indicazione in un’ottica di trading, ecco che quando si hanno picchi al ribasso o al rialzo del valore è presumibile attendersi un successivo movimento al rialzo o ribasso verso la media.

Negoziabile dalle 9:05 alle 17.30 nei giorni di apertura delle Borse europee, il CFD Vstoxx rappresenta anche uno dei pochi strumenti in cui le strategie di trading basate sull’ipervenduto/ ipercomprato dell’RSI funzionano con abbastanza bene. Alla base di questo sempre la ciclicità della volatilità e il rientro verso valori medi dell’indice dopo periodi di eccessi di vendita o di acquisto.

IG nel strutturare la propria offerta ha messo a disposizione degli investitori italiani due differenti contratti CFD: uno standard e l’altro Mini. Nel primo caso il valore del CFD è di 1.000 euro a punto e richiede un margine di 3.000 euro, nel secondo è di 200 euro con un margine di 600 euro. Per entrambi i CFD IG ha previsto la possibilità di fissare uno stop loss garantito.

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