Tassi di interesse, coprire il rischio di variazione dei saggi con i CFD
Tra i diversi strumenti che IG mette a disposizione degli investitori italiani ve ne è uno utilizzato prevalentemente da chi vuole coprirsi dagli effetti negativi che variazione dei tassi di interesse potrebbero avere sul proprio patrimonio. Immaginiamo per esempio un investitore che abbia acceso un mutuo avente come base di calcolo degli interessi l’Euribor più lo spread richiesto dall’istituto di credito erogante. Incrementi dell’Euribor si tradurrebbero direttamente in un innalzamento della rata dovuta.
Nell’attuale fase economica, la copertura dal potenziale rischio negativo che variazioni dei tassi di interesse potrebbero causare rappresenta un fattore determinante per molti investitori. Il differente posizionamento all’interno del ciclo congiunturale delle principali economie globali si traduce infatti in differenti atteggiamenti nella gestione della politica monetaria, con inevitabili ricadute sul costo del denaro nelle diverse aree.
Basti pensare come nella riunione di luglio la Bce si sia impegnata a mantenere i tassi interesse ai minimi storici ancora per diversi mesi mentre negli Stati Uniti il recupero congiunturale registrato negli ultimi mesi abbia avvicinato di fatto l’inizio di una fase di rialzo dei tassi di interesse.
Tra i diversi tassi di interesse messi a disposizione degli investitori italiani da parte di IG troviamo l’Euribor, l’Eurodollar, lo Short sterling, l’Euroswiss, l’Euroyen, Aus 30-day Interbank Rate e il Canadian Bankers’ Acceptance Future a 3 mesi.
Il funzionamento dei CFD sui tassi di interesse è molto semplice. Alla base 100 si deve togliere il valore del tasso di interesse. Ipotizzando d’avere un tasso del 2%, il valore del CFD sarà pari a 100-2= 98. Partendo da questo, se avessi aspettative di rialzo dei tassi di interesse dovrei posizionarmi in vendita in quanto il valore da sottrarre ai 100 iniziale aumenterebbe. Se invece mi aspettassi un ribasso dei tassi dovrei mettermi in acquisto.
Un esempio di come questo strumento possa essere particolarmente utile nel contesto attuale viene dalle ultime dichiarazioni del governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens. Il numero uno della Rba ha aperto la porta a nuovi tagli del costo del denaro. L’investitore che ritenesse plausibile una riduzione del costo del denaro in Australia potrebbe così decidere di posizionarsi in acquisto sul CFD legato all’ Aus 30-day Interbank Rate. Questa tipologia di CFD rappresenta dunque anche una valida alternativa di trading, non solo come strumento di copertura.
L’investitore potrà inoltre beneficiare delle diverse scadenze dei vari CFD su tassi di interesse, prodotti che replicando il future del sottostante preso a riferimento ne hanno anche la medesima durata. Con il vantaggio di poter però operare anche su frazioni di contratto e con margini ridotti rispetto a quelli solitamente richiesti dalle Borse tradizionali per i future.