Natale low cost: consigli per un cenone da leccarsi i baffi senza svuotare il portafoglio
Natale è alle porte e, a dispetto della crisi, gli italiani non hanno intenzione di rinunciare alla tavola e ad un buon cenone natalizio. È pur vero che il costo della vita e dei beni di prima necessità, come anche e soprattutto il cibo, si é innalzato notevolmente non permettendo di spendere come accadeva prima della crisi economica, ma gli italiani preferiscono rinunciare magari a spendere troppo per i regali, prediligendo acquisti di poche decine di euro piuttosto che rinunciare alla buona tavola nei giorni delle feste.
I dati che provengono da varie fonti attestano che la situazione economica in riferimento ai generi alimentari non è mai stata così grave: a Torino, per esempio, molto supermercati “regalano” prodotti in attesa di ricevere in futuro il pagamento dei generi alimentari acquistati, a Roma si intensificano i banchetti di spesa solidale negli ipermercati . Eppure, al caro e tradizionale cenone delle feste non rinuncia nessuno.
Alcuni consigli su come spendere “al meglio” i propri soldi per coniugare tradizione, bontà ed economica, visti i tempi, sono doverosi. Alcuni suggerimenti: su www.catturasconti.com si annunciano sconti per una cena per due a base di pesce e la possibilità di scegliere vari ristoranti. Su www.sottocoperta.net sono invece proposte varie ricette “economiche” per un menù natalizio da “leccarsi i baffi”, dalla pasta ai profumi di mare al risotto alla certosina, passando per i filetto di triglia con sautè di patate e zucchine. Il consiglio principale è comunque quello di scegliere il pesce il cui prezzo si sia maggiormente abbassato per cucinarlo in vari modi, come risotti e timballi, ma anche pensando a una ricetta vincente come l’aspic di pesce.
Confcommercio invece rileva che molti italiani invece che preparare pranzi e cene a casa proprio, cercheranno le varie offerte proposte dai ristoranti arrivando a spendere anche 77 euro a testa.
Molti infatti, secondo una ricerca Format-research (www.confcommercio.it), spenderanno addirittura più di quanto speso gli anni precedenti per i cenoni di Natale e della notte di San Silvestro (a conferma del fatto che gli italiani non hanno a intenzione di rinunciare, come da tradizione, alla buona tavola durante le feste. Il presidente Fipe-Confcommercio addirittura imputa la decisione di optare per le cene “fuori casa” alla mancanza di tempo e di denaro per organizzare un cenone per tante persone, riassettare e cucinare, anche perché è aumentato il numero di lavoratori che, per motivi economici, rimarranno a lavoro anche poche ore prima della vigilia di Natale. I ristoranti quindi saranno aperti anche durante le festività e vista l’attesa ondata di clienti, in molto hanno deciso di offrire sconti consistenti in riferimento al menù: anche fino ad arrivare ad un prezzo di 52 euro a persona.